Cioccolateria Velt: le ghiotte creazioni di Livia Tommasino - Corriere del Vino

2022-07-23 05:12:33 By : Ms. vivian liu

La nuova cioccolateria romana Velt propone il raffinato ed elegante gusto tutto al femminile della Maître Chocolatier Livia Tommasino.

La bellissima Città di Roma, millenario faro di storia e civiltà per il Mondo intero, oggi è amministrativamente suddivisa in 15 Municipi (ex Circoscrizioni) con autonomia gestionale, finanziaria e contabile e organi politici eletti direttamente.

Il “Municipio Roma XI” è racchiuso fra Via Portuense e Via della Pisana a Nord e il Tevere a Sud, si sviluppa lungo un ampio territorio di oltre 70,87 kmq e per estensione si inserisce tra i Municipi della Capitale di “media grandezza”. Si caratterizza anche per un ricco patrimonio monumentale che ne ha segnato l’identità culturale.

Significative sono le testimonianze archeologiche di uno sviluppo territoriale incentrato sui fondamentali collegamenti tra Roma e i suoi impianti portuali, sia lungo le arterie stradali che lungo la navigazione fluviale. Il “Municipio Roma XI” è suddiviso in Sette differenti “Quartieri” o “Zone”: Marconi, Portuense, Magliana, Trullo, Corviale, Pian Due Torri e Ponte Galeria.

Per quello che sto per raccontare ci interessa in particolare il “Quartiere Marconi” sviluppatosi a cavallo  fra gli anni ’50 e ’60 del 1900, con la costruzione di edifici a carattere intensivo che raggiungono anche gli otto piani, e che ha assunto rapidamente il  ruolo di “centro commerciale” del Municipio, soprattutto intorno alle due principali vie che l’attraversano, Viale Marconi e Via Oderisi da Gubbio.

Proprio in Via Oderisi da Gubbio, al Civico 246, agli inizi del Mese di Dicembre 2021 è stata aperta una Cioccolateria del tutto particolare: Velt.

Un famoso naturalista Tedesco, ma anche esploratore, geografo e botanico, Friedrich Heinrich Alexander Freiherr von Humbold (1769 – 1859) ha scritto: “Mai la natura ha racchiuso un nutrimento di così alto valore in uno spazio piccolo come quello del seme di cacao”.

Il “cacao” è una pianta che non ha ancora messo d’accordo gli studiosi sulla sua sicura appartenenza, la “vexata quaestio” è sulla classificazione della Famiglia: Sterculiaceae o Malvaceae.

Certo invece è il nome scientifico “Theobroma Cacao” (“theobroma” in Greco antico significa “cibo degli dei”) datole da colui che è considerato il padre della moderna classificazione degli organismi viventi il medico, botanico, naturalista e accademico Svedese Carl Nilsson Linnaeus (1707 – 1778).

La “pianta del cacao”, originaria dell’America Meridionale, è un alberello sempre verde che può raggiungere anche una decina di metri di altezza. Foglie e fiori, frutti a forma di cedro allungato con dimensioni molto varie e all’interno i preziosi semi, da 25 a 40, ovali e piatti di colore bruno violaceo disposti in 5 file.

Le coltivazioni di “cacao” richiedono molto impegno e pazienza visto che iniziano a produrre solo dopo il quinto anno di vita. Le piante fruttificano praticamente tutto l’anno ma in due specifici periodi raggiungono la massima produzione. La vita fruttifera dura circa tre decenni. Il “cacao” viene coltivato principalmente in tre grandi zone geografiche: America del Sud, Asia e Africa. Ogni pianta rende circa 2 kg di semi secchi, una resa del 50% rispetto al raccolto, che si ottengono tramite una leggera fermentazione, un accurato essiccamento solare, la tostatura e la macinazione.

I ritrovamenti archeologici ci dicono che i primi a dare grande considerazione al “cacao” furono i Maya che fin dagli albori della loro Storia coltivavano queste preziose piante. Dalla lavorazione della parte grassa dei suoi semi ricavavano (tanto per ribadire) il “kakaw uhana = Cibo degli Dei” un preparato  che è all’origine del nostro Cioccolato. La Civiltà Maya si sviluppò per un lunghissimo periodo, nella zona geografica che si potrebbe oggi definire Centro America, dal 1000 a.C. alla scoperta del Continente Americano, per poi iniziare a decadere fino alla definitiva scomparsa nel 1697.

Probabilmente fu l’esploratore e navigatore Genovese Cristoforo Colombo (1451 – 1506) durante il suo quarto viaggio a scoprire la pianta del “cacao” nel 1502. Ma fu il nobile Spagnolo Hernán Cortéz Monroy Pizarro Altamirano (1485 – 1547), militare e condottiero, che nel 1528 portò in Spagna i primi semi di Cacao e il preparato dei Maya.

Alla fine del 1500 e i primi del 1600 il Cacao iniziò a uscire dalla Spagna e a diffondersi in Europa. Successivamente l’aggiunta dello zucchero al Cacao, per combattere il naturale sapore amaro, fece nascere quella che si può definire “cioccolata”. Nel 1778, l’inventore di origine Francese Doret, dopo aver costruito a Torino una macchina automatica idraulica per la produzione della cioccolata, poi ceduta alla ditta “Caffarel”, produsse il primo cioccolato “moderno” in barrette e i primi “cioccolatini”.

Molta strada è stata fatta attraverso i secoli e oggi la magnifica “Arte del Cioccolato” ha raggiunto livelli eccelsi e straordinari.

Ma torniamo in Via Oderisi da Gubbio, al Civico 246, alla nuova Cioccolateria “Velt”, una golosa e accogliente Boutique con Laboratorio di una giovanissima e bravissima Maître Chocolatier Livia Tommasino.

Il “Maître Chocolatier” è un Pasticciere che rispetto ai colleghi “generalisti” ha la rara capacità di manipolare ad arte l’ingrediente più delizioso e amato al mondo, il cioccolato.

La Cioccolateria Artigianale Velt è il primo Negozio che Livia Tommasino apre vista la sua giovanissima età. Un’attività incentrata tutta sul “cioccolato lavorato con il cuore” e dedicata alla sua Famiglia come indica il nome stesso che è l’acronimo dei suoi genitori “Vito” ed “Emilia” più le sue iniziali.

In uno spazio complessivo di circa 100 metri quadrati Livia ha concretizzato finalmente il sogno di diventare “Maître Chocolatier”, un’aspirazione che ha coltivato da sempre anche prima di frequentare e diplomarsi all’Istituto Professionale per i Servizi per Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera “Vincenzo Gioberti” nel Quartiere di Trastevere a Roma. Un amore viscerale lega Livia al mondo del “Cioccolato” amplificato dalla passione per il “Cake Design”, un’attitudine talmente recondita e forte suggellata anche da un avvenimento profetico. Infatti proprio nell’anno in cui lei stava scegliendo all’Alberghiero la specializzazione tra l’allora classica tripartizione “cucina-sala-ricevimento”, all’Istituto Alberghiero fu inserito il “Corso di Pasticceria”.

La giovane Livia, appena ventiduenne, successivamente alla specializzazione presso “Cast Alimenti – La Scuola dei Mestieri del Gusto” di Brescia, prestigiosa Scuola di Alta Formazione e Specializzazione dove ha educato il talento e affinato le competenze, ha svolto un importante Stage a Torino presso la conosciutissima Cioccolateria Pasticceria “Zuccarello” prima di aprire la sua nuova attività.

Con il cuore pieno di felicità per l’Apertura di Velt Livia Tommasino ha voluto contribuire all’acquisto da parte del suo ex Istituto Alberghiero di un macchinario dedicato alla lavorazione del cioccolato; questo permette agli odierni studenti, i potenziali cioccolatieri di domani, di avere maggiori strumenti per apprendere il lavoro del futuro rispetto a quelli che ha avuto Lei, vocazione a parte.

La nuova Cioccolateria Velt è un’impresa tutta al femminile infatti al fianco di Livia nel servizio al pubblico c’è la Mamma Emilia e in Laboratorio un’altra Professionista conosciuta durante il percorso accademico a Brescia.

Velt è un prezioso Laboratorio sartoriale all’avanguardia dotato anche di una modernissima “Termoformatrice” (una macchina che stampa a caldo dando delle forme specifiche) e di una “Stampante 3D” per dare tridimensionalità al cioccolato: per Livia l’innovazione è continua ricerca e presto ci saranno altri macchinari futuristici.

Alla Cioccolateria Velt troverete una gamma estremamente vasta di cioccolati, bianco, al latte e fondente dal 50% al 90%, blend e monorigini; Livia ha scelto di usare esclusivamente un prestigioso cioccolato come Valrhona per le sue linee.

Al lavoro straordinario scandito dalle ricorrenze del calendario, si aggiunge l’intera produzione ordinaria ragionata come le 12 praline (cocco e fondente; banana e passion Fruit; caramello salato; caffè e sambuca; liquore al cioccolato; miele; lampone; griotte e lime; cremino al pistacchio; arachide; nocciola con paillettes; vaniglia).

Non manca la frutta ricoperta di finissimo cioccolato fondente come nel caso dell’arancia oppure nella versione al cioccolato bianco per il limone. Poi ci sono gli spalmabili alla gianduia o al pistacchio grezzo, dragées come gustosa alternativa ai confetti classici nelle varianti con frutta, un liquore al cioccolato “home made”, sia venduto a scaffale che usato all’interno delle creazioni di Velt.

Oltre a tutte le referenze già citate, troverete anche l’angolo della biscotteria declinato in cookies, viennesi al cacao, cantucci con cioccolato al latte e arancia, le cake al cioccolato, le monoporzioni, i dolci classici e la pasticceria più innovativa.

In un’ottica di moderno sviluppo l’idea di Livia è creare nuove forti sinergie tra cioccolateria e  ristorazione in una sorta di “joint-venture” con gli Chef dove il cioccolato si mette al servizio della Cucina, mostrando la sua versatilità e le infinite declinazioni per gusto, colore e consistenza.

In un futuro prossimo Livia spera di poter raggiungere ulteriori traguardi come quello di compiere il suo primo viaggio nelle lontane piantagioni di cacao con l’obiettivo di arrivare un giorno a una produzione “bean to bar” (produrre il cioccolato seguendo direttamente tutte le fasi della lavorazione, dalla fava fino alla tavoletta) senza così usare il cacao già trasformato.

Alla nuova Cioccolateria Romana Velt  di Livia Tommasino, in Via Oderisi da Gubbio, al Civico 246, tutta la produzione ha un raffinato ed elegantissimo gusto al femminile assolutamente imperdibile.