Il successo dell'auto elettrica? Lo rallenta l'ignoranza... - Vaielettrico

2022-06-25 05:52:16 By : shen qinmei

Il successo dell’auto elettrica è penalizzato dall’ignoranza  [dal latino ignorantia ]. Non è un’offesa: ignorare certe cose, dice la Treccani, deriva dal non essersene occupato, non averne avuto notizia, avendone una visione ristretta… 

Da qualche anno a questa parte le mie giornate sono costellate di prove, numeri, inedite unità di misura… kWh/100km, km per kWh, kWh al minuto, curve di ricarica, ricarica AC e DC. Ogni giorno mi confronto con nuovi prodotti e tecnologie. Hardware, software, app, sistemi di calcolo… E ancora start-up, progetti innovativi di ricerca e sviluppo. Divoro quotidianamente tonnellate di materiale informativo su tutto ciò che ruota attorno alla mobilità elettrica. Eseguo test su strada, partecipo alle presentazioni dei nuovi veicoli. Ne prendo in considerazione tutti gli aspetti tecnici, economici ed ambientali. Ma cosa c’è dietro tutto questo? Perché è così importante e mi appassiona? Certo. Perché per chi è nato alla fine degli anni 70 è affascinante pensare ad auto che si muovono a batteria. Il solo pensiero di muoversi a bordo di un’auto che per spostarsi non necessita di un motore a combustione mi emoziona ogni singola volta che salgo a bordo. Ma non è solo questo. C’è molto di più.

Ho sottoscritto il primo contratto di noleggio per un’elettrica nel 2016. Era un’auto aziendale, a utilizzo del titolare della società presso la quale lavoravo all’epoca, una BMW i3 con batteria da 33 kWh. Ricordo con nostalgia i momenti in cui, già anni prima, ho iniziato a familiarizzare con i tempi di ricarica, i relativi costi. E quello in cui ho presentato la mia proposta. Ricordo che, dopo l’inizio del contratto, il titolare mi ha permesso di inserire l’auto nella lista delle auto aziendali. Chiunque ne avesse avuto diritto aveva la possibilità di scegliere la  i3. Il titolare ne aveva immediatamente riconosciuto il valore e il vantaggio economico. Un risparmio potenziale di circa 2/3 sul costo del carburante, a parità di canone di noleggio. Ma non è andata così. L’auto è rimasta per poco tempo nellaCar List, nessuno l’ha scelta. Troppo poco si sapeva sulla mobilità elettrica. Troppo pochi i km di autonomia e scarse le possibilità di ricarica. Ma, già allora, per molti sarebbe stata l’auto adatta, senza modificare alcuna abitudine. Con un grosso risparmio per azienda e dipendenti. E un altrettanto grosso risparmio in termini di emissioni, per tutti. Era evidente, ne avevo prove lampanti. Non lo era per la maggior parte delle persone che mi stavano attorno.

Purtroppo non è cambiato molto da allora. Si tende ad approfondire poco. Provate a chiedere a 10 persone che hanno appena acquistato una nuova citycar a quanto ammontano oggi gli incentivi sull’elettrico. Più della metà non ha questa informazione. Quante tra le persone che dispongono di un box privato e si spostano per pochi km al giorno hanno comunque acquistato una citycar a benzina per i propri spostamenti? Ignorando il fatto che avrebbero potuto risparmiare al momento dell’acquisto e anche dopo. E non l’ansia da autonomia. Ma perché l’opzione elettrica non l’hanno nemmeno presa in considerazione. Perché effettuano le scelte sulla base delle consuetudine e non della conoscenza e della logica. Finendo a volte per comprare una plug-in senza nemmeno ricaricarla. Nel 2018 ho acquistato la mia prima elettrica personale, una e-Golf. Mese dopo mese ho beneficiato di un risparmio economico enorme, di un comfort e di un piacere di guida fino all’epoca a me sconosciuto. E sapevo di ridurre anche la mia impronta ambientale. Ma quando ti rendi conto della bontà di una soluzione, vorresti subito che questa fosse per tutti, che abbia successo. Mi struggevo nel vedere situazioni nelle quali sarebbe stata la miglior scelta, e non veniva presa in considerazione.

Non mi capacito di come si possa scegliere il termico senza conoscere l’elettrico. Certo, l’elettrico non è una scelta da fare a cuor leggero, senza valutare necessità di utilizzo, priorità, possibilità di ricarica… Ma per molti può essere la migliore opzione sotto tutti i punti di vista. Oggi, molto più che allora. Il mio sogno, per il quale lavoro ogni giorno, è che quante più persone possibili ne conoscano potenzialità e limiti. Solo attraverso la conoscenza ognuno potrà capire se e quando un’elettrica farà al caso suo. E quanto più rapidamente la conoscenza si diffonderà, tanto più rapidamente potremo tutti trarne vantaggio. Compresi coloro che un’auto non ce l’hanno, perché respiriamo tutti la stessa aria. Non guardate all’elettrico come a un’imposizione dall’alto, ma come a un’opportunità. Quando se ne comprendono le potenzialità, si sceglie di diventare protagonisti dell’evoluzione. Non siamo fondamentalisti. Desideriamo solo che le persone possano conoscerne il valore e considerarlo. A vantaggio loro e anche del pianeta.

Bravo Paolo, avanti tutta, così! Alla faccia di tutti i detrattori, ignoranti o subdoli che siano!

Macché ignoranza… certo che c’è anche quella ma non nascondiamoci, la famiglia tipo non può permettersela. Punto. D’accordissimo anche sull’aspetto etico ma, ancora, non si possono spendere soldi che non si ha. Tesla dimostra che le elettriche non hanno bisogno di pubblicità e sono un punto di arrivo per molti ma il problema è sempre il solito.

Potresti avere ragione se in Italia si vedessero solo vetture da 10-15K €…. invece va a vedere i listini di tutti i Suv familiari termici da che cifre partono!!!! Sotto i 30K € poco trovi e non mi sembra che quei modelli non li compra nessuno… come è stato già detto tante volte in questi commenti nessuno dice che l’auto elettrica sia già per tutti ma che lo è per tanti…. tutti quelli che spendono dai 25K € a salire su di un termico non possono dire che non prendono in considerazione una elettrica perché spendere 25K € su di un termico equivale a spenderne 35K su di una elettrica perché i 10K che spendi in più in fase di acquisto li riprendi nell’arco della vita dell’auto con la spesa di mantenimento infinitamente più bassa… e di gente che spende 25K € o più sul termico è piena l’Italia

Moreno, credo che il prezzo sia solo uno dei problemi poiché i tanti SUV costosi che vedi in giro sono acquistati a km 0 o di seconda mano. Lo so perché sono tanti i colleghi che girano con auto di questo tipo. I problemi sono anche altri: l’impossibilità di caricare dal box di casa e la scarsa diffusione delle colonnine in alcune zone. E non è un problema di nord e sud: io vivo nella efficientissima Bologna (nella periferia) e la colonnina più vicina è a 2 km di distanza da casa. Sono tutti questi problemi sommati tra loro che rendono l’auto elettrica al momento ancora un veicolo per pochi

Per curiosità, Roberto: abito a Bologna anch’io e in due chilometri ne trovo una quindicina

Lo so che abiti a Bologna, Massimo. Abbiamo già avuto modo di discuterne in un altro articolo tempo fa. Abito nella zona di Borgo Panigale: il più vicino è a poco meno di 2 km, te lo assicuro. In altre zone di Bologna ce ne sono molti di più, lo so bene. Vedi Massimo, non sarebbero neanche tanti se non fosse per il fatto che avendo un problema alla gamba permanente sono più lento nel camminare rispetto alla media delle persone. Ci mettiamo anche il fatto che ho combattuto affinché mi lasciassero caricare nel box in affitto vicino casa (qualora dovessi acquistare un’auto elettrica) ma il proprietario e gli altri condomini non ne vogliono proprio sapere… Come vedi non tutti sono menefreghisti e insensibili all’argomento. Spesso ci sono alla base impedimenti avulsi dalla volontà dei singoli individui 😉

Certo Roberto, sono il primo a darti ragione: l’auto elettrica non è ancora buona per tutti.

L’importante è sensibilizzare l’opinione pubblica affinché chi può (anche se una fetta modesta rispetto all’intera popolazione) acquisti l’auto elettrica. E voi di vaielettrico state facendo davvero un buon lavoro

Roberto, per quanto ne so nessuno in un condominio – nemmeno l’amministratore – può impedirti di ricaricare, anche installando una wallbox. È un diritto, un po’ come l’antenna parabolica sul tetto o la canna fumaria per la stufa a pellets.

Natalino, sono in affitto e le spese di energia, acqua e passo carraio rientrano nelle spese condominiali che si ripartiscono in parti uguali. Capisci bene che se mi metto a ricaricare l’auto elettrica anche solo con una presa shuko le spese condominiali inevitabilmente crescono e faccio pagare agli altri condomini le mie ricariche. Potrei farlo di nascosto magari alternando ricarica dal box e ricarica dalla colonnina pubblica ma penso che prima o poi qualcuno se ne accorga

Esistono wallbox che contabilizzano i consumi.

Mi informo meglio. Grazie, Massimo

Condivido le lusinghe fatte al motore elettrico, perché più efficiente di uno endotermico. Non condivido invece l’esaltazione di una tecnologie che non è fine a se stessa ma coinvolge molti aspetti del vivere in questa società.

Quando si parla di riduzione della CO2 è essenziale trovare il modo per produrre energia pulita, e l’eliminazione degli idrocarburi non può essere fatta dall’oggi al domani purtroppo. Questa società ed il benessere derivato è frutto dello sfruttamento di queste risorse e tutto è stato modellato di conseguenza. Dovremmo riuscire, per evitare gli eventi più catastrofici, ad eliminare la produzione di CO2 entro il 2030. A tal proposito condivido un grafico che dimostra come ci siano molti settori da “sistemare” e quello del trasporto è solo una piccola fetta.

https://www.kkwilkinson.com/writing/project-drawdown-top-80-climate-solutions

Si tira in ballo l’ignoranza, ma è ignoranza anche pensare che le auto elettriche possano “salvarci”. Certamente nel futuro l’ipotesi più probabile è quella che le auto possano essere mezzi autonomi eliminando la proprietà, alimentati ad elettricità magari con accumulatori a stato solido.

Però se adesso, al giorno 13/09/2021 qualcuno mi chiedesse vuoi prendere l’auto elettrica? Io risponderei, vorrei prenderla, ma non ho un box auto, se ce lo avessi dovrei farmi installare la colonnina ed aumentare i kw disponibili. Dovrei avere i pannelli solari. Allora a quel punto l’acquisterei senza pensarci molto. Ovviamente avendo in tasca 30 / 40k.

Ricordandoci che se tutti acquistassero 1 auto elettrica, l’Italia non sarebbe più in grado di avere quel 40% di energia prodotta da fonti rinnovabili perché la domanda aumenterebbe di non poco. Quindi è un ecosistema che deve svilupparsi.

Ben vengano le auto elettriche, sempre stando attenti allo sfruttamento delle risorse e l’attenzione verso le comunità più povere dove vengono estratti i materiali necessari per la loro produzione. Non commettiamo l’errore fatto con carbone, gas e petrolio.

Due appunti: se tutti da domani acquistassero auto elettriche ci vorrebbero comunque più di 10 anni prima di avere in circolazione solo auto elettriche, e se anche capitasse, l’aggiunta di produzione non potrebbe essere solo da fossile, anzi è più veloce aggiungere produzione da rinnovabili, soprattutto solare, che costruire nuove centrali termoelettriche. Solo nel brevissimo periodo si potrebbe aumentare la produzione da fossili aumentando il fattore di capacità delle termoelettriche già esistenti.

Diciamo che per una volta la politica viene incontro ma vedo che a nessuno o a pochi interessa, primo luogo non serve la colonnina in secondo luogo non serve aumentare la potenza, ma gestirla al meglio, e terzo punto ecobonus 110% che vedo a pochi interessa già lì si abbatte il CO2 ma lo lasciamo fare agli altri troppi sbattimenti.

Caro Moreno…i costi del passaggio me li ha forniti eni dopo colloquio in presenza…forse la ricarica da box può essere più economica? Forse ma sicuramente mi desta perplessità e soprattutto nella mia attuale situazione domestica,5 piano lato scarpata,non è possibile ricaricare neanche con il paracadute.. per le batterie..si vede che lei ha travisato scientemente quanto da me detto dato che io non ho affermato che dopo otto anni le batterie sono da buttare ma che scaduta la garanzia nel momento si debbano cambiare le batterie convenga spararsi visti gli attuali alti costi.oltretutto attualmente le colonnine latitano ed in molte zone d Italia sono completamente assenti.attualmente quello che posso dire del parco auto elettriche della mia città è che a fronte di 5/6 tesla di famiglie bene di all incirca 3/4 Zoe guidate da casalinghe e di un paio di wolkswagen ci sono solo altre 3/4 auto del comune e dell eni oltre ad una hiundai ionic

Complimenti, articolo che ha fatto emergere tutta la paura, la poca voglia di pensare e considerare un cambiamento importante. Forse servirebbe un modo diverso di comunicare per far prendere in considerazione un auto elettrica a molte persone. Complimenti ancora!!

Pedale della frizione e leva del cambio. L’elettrica non li ha. Quando mi obbligheranno, elettrica dovrà essere, ma fino ad allora no.

Aspetta e spera, o meglio tieniti l’auto vecchia perché i produttori hanno già affermato che il cambio manuale sparirà, oltre che spariranno poco dopo anche le ICE

Comunque le mie due auto non elettriche sono con cambio automatico, e si è adattata anche la moglie alfista nel DNA

l’ignoranza forse è sua, caro mio. secondo lei l’energia per ricaricare da dove arriva se non da splendide centrali a carbone? e se per qualche mistero, arrivasse da fonti rinnovabili basterebbe usare quell’energia per il consumo industriale, visto che l’infrastruttura esiste già. E soprattutto non richiede batterie, non ha citato il ciclo vitale delle batterie, non diverso da quelle dei cellulari. Ogni tot vanno cambiate. E dove le smaltiamo? Last but not least, lei parla di box… ma in quanti detengono un box? forse uno su mille? detto questo il motore elettrico è superiore a quello termico come prestazioni e semplicità, ma quello che manca per ora è tutto il resto…

Come volevasi dimostrare .. una sfilza di “certezze retoriche” a cui sono state date risposte da anni ..

1) la rete elettrica italiana ha quasi il 40% di energia prodotte da rinnovabili da nni ,Enel sta chiudendo centrali a carbone sostituendole con rinnovabili in tutto il mondo ; anche in Italia a ritmi più lenti 1a) Molti utenti di wuesto news group hanno rinnovabili a casa/ufficio e molti lo stanno predendo in cosiderazione

2) Il ciclo vitale delle batterie ? tutte le case garantiscono le batterie 180.000 centottantamila km o 8 anni di vita Tesla ha detto che le auto vendute negli ultimi anni stanno superando abbondantemente le sue più rosee previsioni “dopo 200.000 miglia (322.000 km), in media, il degrado della capacità è inferiore al 15% (l’auto ha ancora più dell’85% della capacità e dell’autonomia corrispondente)” 2a) le batterie delle auto esauste , hanno una seconda vita come batterie stazionarie per le rinnovabili ,per almeno altri 10 anni vedi punto 1 2b) le batterie a fine seconda vita verranno recilate FACILMENTE , il nostro COBAT che già recicla il 99% delle batterie al piombo si sta attrezzando e ha anche dei brevetti insieme ad altre compagnie analoghe europee , creeranno occupazione e sviluppo anche in un paese ottuso come il nostro 2c) i cellulari non c’entrano una beatissima mXzza con le batterie delle auto o lei pensa che i 300 MILIARDI di dollari spesi nel mondo per le batterie nell’ultimo decennio (più dei soldi spesi per il programma apollo) li abbiano “sprecati”

3) il box , che questa testata ha sempre considerato fondamentale , presto sarà un NON problema , già oggi ci sono auto che possoono 40 kwh (alias più di 200 km di autonomia) in 18 minuti , le auto più economiche presentate dal 2020 lo fanno in mezzora 3b) i tempi di ricarica verranno ulteriormente abbassati , personalmente penso che il problema più grande in questo caso sono le colonnine di ricariche , in un paese retrogrado e POVERO come il nostro , non credo che potremmo cambiare la tecnologia di ricarica ogni 5 anni , nemmeno 10 .. presumo che , ammesso che le nuove colonnine aderiranno allo standard 300KW 800V il limite anche con mezzi moderni ,con batterie rivoluzionarie ,da qui a 20 anni saranno 50kwh ogni 10 minuti alias 250km di autonomia in 10 minuti (consumi 20kwh 100 km) 3c) ovviamente su alcuni mezzi pensati per essere efficenti queste tempistiche potrebbero essere dimezzati penso a auto pensate per essere efficenti anche con gli idrocarburi come la VolksWaghen XL1 o la Honda Insight prima versione altri “bauli su ruote” potrebbero richiedere più tempo 3d) Una fetta di utenti possono fare a meno della ricarica a casa,GIA’ OGGI, perchè magari possono caricare in azienda oppure perchè le loro percorrenze ,permettono di caricare l’auto una volta a settimana al centro commerciale

provi a informarsi di più

non GENERALIZZI il SUO caso personale che magari esce da quanto qui detto non si preoccupi la SUA auto elettrica perfetta arriverà tra pochi anni prenda esempio da questo taxista di Siena

http://www.youtube.com/watch?v=JTKBqO540pw

Grazie Nello. Questo è l’esempio lampante di ciò che intendo. La superficialità è cattiva informazione e gli effetti sono devastanti. Proprio qualche giorno fa’ parlavo con delle colleghe al lavoro. Si parlava a un certo punto di scooter elettrici. Una di loro dice: eh, si, beh, però costano un sacco di soldi… Io allora le chiedo: che tipo di scooter hai guardato? Quanto costa? Lei mi risponde: no, beh… in generale, no? gli scooter elettrici sono costosi. Ribatto: ok, ma quando dici che sono costosi, quali modelli e relativi prezzi hai in testa? Lei a quel punto mi dice: non lo so. non ho mai verificato. E molti fanno lo stesso con le auto. Non hanno idea di che incentivi ci siano, non hanno idea di che modelli ci siano e di quanto costino. Né di quanto consumino. E’ questa l’ignoranza che mi infastidisce. Perché diventa disinformazione virale.

c’è da dire che i prezzi sono cambiati sensibilmente solo da poco più di un anno prima era impossibile trovare un elettrica sotto i 50.000 euro oggi è possibile trovarne sotto i 30.000 senza incentivi con 50 kWh di batteria

Se vogliamo parlare di risparmio economico VERO nel 2016 si poteva comprare una golf tgi , octavia g tec , leon tgi per la metà della spesa rispetto ad una i3 o e golf e un costo al km pari se non inferiore a certe condizioni rispetto ad una vettura come i3 o e golf. Inoltre non avrebbe degrado batteria e non servirebbe sottoscrivere alcun leasing… questo è vero risparmio per soddisfare un bisogno con le opportunità presenti in Italia.

Sì è vero, guardando soltanto l’aspetto economico non si discute. Però all’epoca il diesel era ancora preferito rispetto a questo tipo di motorizzazione (il dieselgate era appena scoppiato). Se non ricordo male, nel caso correggetemi, il basso costo del GPL è dovuto anche alla bassa imposizione fiscale (vado a memoria mi pare che sia nserito nell’elenco dei sussidi ambientalmente dannosi). Nel caso avesse avuto successo, il suo costo sarebbe stato destinato a salire in quanto si tratta di frazioni della distillazione del petrolio, è quindi legato indissolubilmente alle forniture di petrolio. Il GPL è soggetto ad alcune restrizioni d’uso che lo rendono poco pratico in alcune situazioni, ad esempio ricovero in seminterrati o autorimesse interrate. In caso di incidenti particolarmente gravi si può verificare la fuoriuscita del gas e nei casi più gravi provocare esplosioni, si tratta di casi abbastanza rari ma molte persone non amano il pensiero che una cosa simile possa accadere alla propria auto. Il GPL non è rinnovabile e la sua combustione produce CO2 e inevitabilmente ossidi di azoto (ricordando che si formano facilmente dalla combustione ad alta temperatura). Il GPL ha avuto particolare successo in Italia, e forse in qualche altro paese che ora non mi viene in mente, ma a livello globale non ha mai avuto particolare successo. Capisco che chi lo utilizza ne apprezzi particolarmente l’economicità, però ci sono tutta una serie di motivi che ne impedirebbero lo sviluppo su vasta scala senza risolvere in modo decisivo il problema delle emissioni climalteranti e dell’approvvigionamento dell’energia dall’estero.

Buongiorno, ho letto l’articolo, ma sono contrario a quanto scritto. Nonostante sia favorevole all’elettrico per una serie di fattori(inquinamento, prestazione ecc.), per la gente comune da 1000€ è ASSOLUTAMENTE improponibile spendere dai 25000€ in su per un auto con autonomie ridicole. Quando l’autonomia raddoppierà e i costi si dimezzeranno, la Gente come scritto nell’articolo preferirà sicuramente l’auto elettrica ad una tradizionale.

Caro Diego, però cosa c’entra? A dire che se si dimezzano i prezzi e si raddoppia l’autonomia la gente le preferirebbe son capaci tutti. Peccato che basta leggere certi commenti per capire quanto il problema descritto nell’articolo sia reale, perché altrimenti la gente direbbe “vorrei tanto comprare un’auto elettrica ma non me la posso permettere” e invece si inventa che non è vero che inquina di meno, che le batterie non si smaltiscono, finanche che emettono più particolato dalle ruote e dai freni, e tante altre corbellerie simili. Un saluto.

Buon giorno, perché spendere dai 25.000,00 Euro in su? Non capisco.

Questa me l’ero persa, comunque la gente linspende per un auto a combustione interna, e non mi dica di no perché lo vedo la maggior parte lo fa e normalmente non gli e ne frega nulla delle autonomie e del inquinamento, guarda solo la linea e la marca, poi c’è che guarda anche i dati e chi non se la può permettere veramente e non la cambia fin che non cade a pezzi.

Si possono spendere meno di 20000/25000 di più non ha senso e i km sono relativi perché normalmente chi supera i 100km al giorno l’auto la usa per arrivare ai mezzi pubblici, e chi ne fa la metà non servono auto che fanno migliaia di km, e per fare un viaggio l’anno di 1000/2000km costa meno un noleggio, o usare i mezzi pubblici e noleggiare auto al arrivo. Molti mi dicono che ho fatto una pazzi a comprare l’auto a pile, io rispondo solo dopo un utilizzo di neanche due mesi e oltre 2000km che la pazzia è non averla fatta 13 anni fa quando ho cambiato l’auto a quest’ora me ne sarebbe scappata un altra gratis, solo guardando un mero calcolo economico, e avrei avuto un impronta positiva verso la casa di tutti.

Classificate come ignoranti (mitigandolo con l’etimologia) quelli che non sono della vostra opinione (interessata, è il vostro business). Avreste addirittura potuto parlare di imbecilli (mitigandolo precisato che deriva dal latino sine baculum). Non riuscite ad accettare che le auto elettriche, al netto delle dotte discussioni sull’ecologia, NON CONVENGONO ECONOMICAMENTE A TUTTI e che molti NON SONO IN CONDIZIONE di usarle.

Caro Franco, abbia pazienza, basta leggere alcuni dei commenti per rendersi conto di quanto profonda sia l’ignoranza sull’argomento. Anzi, è perfino peggio, dal momento che apparentemente più le persone sono disinformate, anzi male informate per essere più precisi, più si sentono in diritto di raccontare la loro verità e le loro convinzioni strampalate, con buona pace della comunità scientifica e di chi studia da una vita certi argomenti. Non è soltanto colpa loro, sia chiaro. Sono state messe in campo moltissime energie e denari per fare sì che certa stampa compiacente pubblicasse cose non vere, perché gli interessi in gioco valgono miliardi di dollari all’anno. È tutto perfettamente normale, è successo con il tabacco, poi con il riscaldamento globale, ma ancora non si è sdoganata la verità sulle auto elettriche e vale la pena attaccarle prima della resa finale. Ultimo punto, mi pare che Vaielettrico l’abbia detto più volte e anche sconsigliato alcuni utenti che non hanno la possibilità di caricare l’auto a casa o sul lavoro, non li attaccherei così gratuitamente su questo punto. Che le auto elettriche non siano economicamente vantaggiose lo dice lei, dalla mia esperienza mi pare che sia esattamente il contrario. Al massimo ci si può lamentare che non ci siano ancora in commercio auto nella fascia di prezzo medio/basda, ma questo è più una questione di capacità produttiva, in particolare per le batterie, anziché un problema strutturale come vogliono dare ad intendere molti detrattori. Un saluto.

Mi dimostri che con 5.000 – 10.000 km/anno c’è convenienza ECONOMICA ad acquistare una elettrica, senza contare la scomodità di dover portare l’auto ad una colonnina e andare a riprenderla dopo qualche ora. Quando ammortizza € 20.000 in più, a parità di modello? Quando le tecnologie delle batterie in fase sperimentale ne abbasserà drasticamente i costi e renderà la ricarica possibile in 10-15 minuti, valuterò il passaggio ad una elettrica. Ho appena acquistato un’auto usata con motore a benzina (non ne ho trovato diesel) nella speranza che fra 2-3 anni i tempi saranno maturi.

Scusi ma non la seguo, dove ha letto che l’auto elettrica è per.tutti? Ho appena riletto l’ultima parte dell’articolo e mi pare quanto di più pacato si possa scrivere in merito. Si tenga la sua auto a benzina (per.fortuna non diesel che per.fare 5-10.000 km all’anno mi sembra un’altra follia) e cerchi di stare più che può sui 5.000 km invece di 10.0000, ne guadagnerà l’ambiente e anche le sue tasche.

Non ho mai scritto che le auto elettriche sono per tutti. Né tantomeno tutti sono in condizione di usarle. E’ sicuro di aver letto l’articolo?

Ma se non sono per tutti allora a cosa servono?

Si è mai chiesto a cosa servono Audi, Mercedes, Jaguar, BMW, Volvo, Maserati e anche gran parte delle sue “alfasudata”?

Io so perfettamente a cosa servono le auto di lusso non capisco la morale che deve subire chi non crede ancora, non può permettersi o trova scomoda un’auto elettrica. Se è la panacea dei problemi ambientali ma rimane appannaggio solo per pochi ricchi e non per la massa inquinante le chiedo ancora, che senso ha?

Ogni nuova tecnologia muove i primi passi fuori dalla portata delle masse. Devo citarle alcune centinaia di esempi o ci arriva da solo?

Neppure l’iPhone quando è arrivato era per tutti, o i primi TV al plasma, ma anche l’automobile, quando è nata era solo per ricchi. Poi arrivarono i vari Ford, le economie di scala, il miglioramento delle supply chain e dei processi produttivi e i prodotti per ricchi diventarono di massa. Ricordiamoci che la produzione di auto elettriche copre ancora una percentuale bassa del mercato e che, a percentuali invertite, il costo di una termica sarebbe superiore a quello di una elettrica. Sorrido sempre quando mi ricordano che all’uscita dell’iPhone le aziende di consulenza andavano stimando che a quel prezzo ne avrebbero venduti molto pochi. Nokia fu vittima di una di quelle consulenze perché bdecise di non cambiare i propri piani e si presentò tardi alla corsa degli smartphone.

Ma un iPhone è ancora un prodotto per ricchi così come le auto di lusso. Che futuro si vuole dare alle auto elettriche a questo punto a prescindere dai costi di produzione, quella di un bene di lusso appannaggio di pochi o auto di massa?

Luca, sarò onesto, ho perso il filo del.discorso. L’unico problema che vedo ora come ora è poca offerta di auto elettriche a prezzi popolari. Al contrario ci sono ancora incentivi generosi e i costi di manutenzione molto più bassi. Così come ci sono oggi molti smartphone di primo prezzo, arriveranno anche le auto elettriche economiche. Cioè, veramente, non riesco a capire quale sia il punto della discussione!?

Scusi signor Paolo, ma se l’auto eletterica non è per tutti e non tutti sono nelle condizioni di poterla usare, perchè si prospetta la sua “brutale imposizione dall’alto per tutti”? Ora lei doce che mon lo consiglia a chi abita al 5 piano di un condominio senza box privato, ma quando la scelta non ci sarà più che faranno quelle persone che continueranno a non avere accesso all’auto elettrica, che per inciso sono la maggioranza degli italiani? I vari paragoni che leggo sono completamente fuori luogo. È vero che i primi iphone e le prime automobili venivano comprate dai ricchi, ma per caso, le risulta che venissero promulgate leggi che vietassero la vendita di qualsiasi altro cellulare che non fosse un iphone? Analogamente, quando si sono diffuse le automobili, hanno emesso leggi che vietassero la vendita di carrozze e diligenze? Ci sono voluti 80 anni prima che le automobili soppiantassero la trazione animale per la massa e anche in questo caso il processo è avvenuto nella massima democrazia. È stato il libero mercato a sancire la fine della trazione animale per il trasporto di massa, non un regolamento europeo.

Non voglio rispondere al posto di Paolo, ma dico la mia: sgombriamo intanto ogni dubbio su cosa non è oggi, ed è vero che l’auto elettrica oggi non è per tutti per le ragioni evidenziate un po’ da tutti. È vero anche che nessuno ha fatto delle leggi per vietare l’uso dei telefoni con tastiera o dei televisori a tubo catodico, eppure sono praticamente spariti dal mercato. Nonostante i proclami dei governi non credo che le auto a combustione spariranno per decreto, ma più naturalmente diventeranno obsolete e difficili da possedere, sia per i costi sempre maggiori che le affliggeranno, sia perché i problemi che oggi affliggono le auto elettriche (tra tutti la mancanza di colonnine in certe zone e.paesi) diventeranno i problemi delle auto a combustione (distributori che falliscono e diventano sempre più cari e rari). Chi utilizzerà le auto termiche quando le pompe di benzina non si troveranno o avranno prezzi proibitivi in autostrada mentre ci saranno ovunque colonnine ad alta potenza lungo il percorso? Ecco, lo scenario che abbiamo davanti è più o meno questo, così come se vuoi scambiare messaggi gratis con chiunque tu voglia o vuoi partecipare alle chat di amici, scuola, lavoro, ecc. puoi farlo solo se hai uno smartphone, se vorrai muoverti comodamente e senza restrizioni sarà necessario avere un veicolo ad emissioni zero (almeno localmente). Se tutto ciò ti sembra strano, basta tornare con la mente ai primi tempi di iPhone e le guerre di religione che si crearono nei forum in cui tantissimi utenti non potevano neppure immaginare che Nokia ben presto sarebbe stata cancellata dal mercato, o che i costosi schermi LCD dai colori innaturali avrebbero sostituito dei maturi CRT relegando marchi leader come SONY o Philips a ruoli di secondo piano.

I passaggi di questo tipo sono sempre graduali, nulla viene fatto nel giro di pochi mesi (soprattutto quando ci sono interessi economici enormi legati alla lavorazione del petrolio. Certo, la Norvegia ha avuto un exploit nella vendita delle auto elettriche ma non mi risulta che abbiano chiuso le piattaforme petrolifere nel mare del Nord. Mi piacerebbe cambiare la mia auto a benzina del 2008 con una bella elettrica (che non sia una scatoletta come la Zoe o la e-up) ma per una serie di motivi che non sto qui a scrivere, non lo potrò fare. Non adesso almeno poiché il cambiamento è iniziato ma i tempi non sono maturi affinché diventi l’auto per tutti. Chi insiste affermando il contrario si rende solo ridicolo

Tic tac tic tac tic tac….

Buongiorno signor Massimo, per quale motivo vi preoccupate tamto sul modo di generare l’idrogeno e non del modo in cui viene generata l’energia elettrica? Il 90% di energia elettrica prodotta con il carbone in Polonia è pulita solo perchè è energia elettrica e non idrogeno. Non capisco questo accanimento,. Il rendimento di una moderna centrale a metano è intorno al 60%(considerando che sempre più spesso devono sopperire in maniera flessibile all’intermittenza delle rinnovabili), aggiungiamo le perdite sulla linea, quelle per trasformazione alta/bassa tensione ed infine quelle per il caricamento della batteria e non siamo arrivati al 30%? Se aggiungiamo pure il mirabolante rendimento del motore elettrico avremmo un rendimento che è leggermente superiore ad un motore a benzina ed inferiore ad un turbodiesel. Secondo lei l’immatricolazione a emissioni zero di un’auto elettrica in Polonia , quando l’effettiva emissione dalla fonte primaria alle ruote(e non dal serbatoio alle ruote) è di oltre 500 grammi al km (circa 3 volte quella di un moderno turbodiesel), non è un imbroglio? Che valenza scientifica ha una regolamentazione che si basa dal “serbatoio alle ruote”, invece che dalla fonte primaria alle ruote? Il discorso del “pozzo alle ruote” è un’altra furbata tanto è esercizio molto difficile da calcolare. I valori attuali delle emissioni dei motori a conbustione interna sono calcolati dalla fonte primaria alle ruote(energia chimica immagazzinata in un litro di carburante) e non dal pozzo alle ruote e nemmeno dal serbatoio alle ruote; allora, perchè non dovrebbe essere calcolato allo stesso modo per le auto elettriche. Capisco che sarebbe troppo onesto intellettualmente affrontare il tema dell’ambiente per il settore automotive sul piano del gioco leale.

Ah! dimenticavo l’auto elettrica il serbatoio non ce l’ha.

Se lei vive in Polonia, dove il carbone pesa per meno dell’80% (non il 90%), possiamo anche discuterne (https://www.vaielettrico.it/un-altro-studio-le-elettriche-inquinano-meno-sempre/). Se vive in Italia però deve rifare i suoi calcoli, ammesso che li abbia fatti. Il carbone pesa per l’8% circa e il 41,5% dell’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili. Qui e nel resto del mondo non c’è propio gara: https://www.vaielettrico.it/le-elettriche-inquinano-il-66-in-meno-spiega-licct/. Grazie per averci dato la sconvolgente notizia: l’auto elettrica non ha il serbatoio.

Caro Carlo, lei per caso vive in Polonia? Perché prende come esempio la Polonia e non la Danimarca?

E per caso sa che circa il 40% dell’energia elettrica in Italia è prodotta da fonti rinnovabili? E circa un altro 5% nucleare importato, cioè sempre a bassissime emissioni? E, sempre per caso, sa che produrre il resto con gas naturale in centrale produce certamente CO2, ma molti meno inquinanti nocivi alla salute di benzina e diesel, e soprattutto non sono rilasciati a bordo strada dove ci sono persone, inclusi anziani, bambini, asmatici che sono costretti a respirarsele prima che vengano disperse? E, sempre per caso, sa che le emissioni indicate dai produttori sono quelle riferite ai consumi standard, purtroppo sottostimate rispetto a quelle nell’utilizzo reale? Ecco, se preferisce continuare a cercare giustificazioni per continuare come se nulla fosse, le ha già trovate. Purtroppo le sue conclusioni non sembrano essere le stesse che gli enti di ricerca di tutto il mondo hanno trovato studiando la materia con i dati sotto mano. Sic et simpliciter.

Il suo tirar l’acqua al proprio mulino infischiandosene della realtà è talmente palese che non meriterebbe neanche risposta…. ma a cotanta disonestà non si può non ribattere… Lei dice che è corretto contare le emissioni dell’auto non partendo dal “pozzo”…. certo sennò i suoi bei diesel o benzina avrebbero qualche migliaio di g/km sul groppone… ma voglio seguire la sua strada per dimostrarle quanto è comunque disonesto… Lei dice che le 2 tecnologie (auto elettrica e auto termica) vanno confrontate in modo equo (completamente d’accordo) però per lei il modo equo consiste nel prendere dalla parte elettrica partendo dal costo per la CREAZIONE del “carburante” (elettricità) aggiungendoci tutte le dispersioni per farlo arrivare fino alle ruote mentre dall’altra parte va preso solo quello per L’UTILIZZO in auto del carburante…. Questo è il suo concetto di EQUITÀ? Mi complimento per la sua onestà!!!! Se si parte da un lato (giustamente aggiungo io) dalla creazione del combustibile se vuol confrontare davvero dati equamente DEVE farlo anche per l’altra parte! Cioè non partiamo dal pozzo (come ha chiesto lei) perché il greggio non è ancora il carburante dell’auto ma dalla creazione della benzina o diesel certo che si… Dall’inquinamento prodotto nella raffineria in avanti (produzione del litro di benzina, suo trasporto fino al deposito nazionale e ancora trasporto fino al distributore di prossimità) sono tutti a carico del motore termico se vuoi essere EQUO visto che per l’elettrico inizzi a calcolarlo partendo dalla generazione dell’elettricità…. Questo sarebbe onesto ma ovviamente ti guardi bene dal drlo/farlo altrimenti ancora una volta in più i numeri non direbbero la falsità che invece vorresti dimostrare…

Sono in gran parte d’accordo! Personalmente la scelta di 1 auto è per motivi ecologici ma economici (costi di acquisto e gestione, fruibilità, ecc). Con l’autonomia attuale l’auto elettrica sarebbe un’ottima city car (se costasse sotto i 10k euro e non il doppio o il triplo).

Perché diamine una citycar dovrebbe avere 400-500 km di autonomia lo sa solo lei!? Ma la cosa è ancora più palesemente falsa se si considera che Tesla deve il suo successo a berline di grosse dimensioni anziché a citycar. La sfida, caro Marco, non è fare auto elettriche a lunga percorrenza, dato che ci stanno arrivando un po’ tutti, ma far entrare nella zucca di molte persone che modificando alcune cattive abitudini frutto dello spreco energetico dell’ultimo secolo, si può tranquillamente passare ad una mobilità meno impattante e più sostenibile, e soprattutto senza dover drammatizzare tutto invocando l’armageddon ad ogni novità.

Io so solo che questa estate ho girato un po’ di posti , e in tanti in cui mi sono fermato ho posteggiato in parcheggi enormi con circa 300 auto parcheggiate . Ho visto due prese di ricarica con ferme due Tesla con uscita a 22 kW , che sono rimaste parcheggiate li dalla mattina fino al pomeriggio. In alcuni nemmeno l’ ombra . Mi sono chiesto , ma se tutto il resto della massa avesse avuto un auto elettrica , oggi dove cavolo l avremmo potuta caricare ? Poi mi sono sempre chiesto , per portare una infrastruttura adeguata in questi posti quanti anni ci vorranno ? E a quale costo ? Al momento il limite e’ la rete di ricarica e lo studio di terna non e’ assolutamente reale . Lo studio interno di un grosso fornitore di petrolio che sta montando turbine eoliche in Svezia e Norvegia , dice che in Italia nemmeno se ogni cittadino italiano avesso un pannello solare su ogni abitazione ci sarebbe l’ energia necessaria ad alimentare un parco circolante totalmente elettrico , e l’unico modo oggi per sopperire sarebbe di utilizzare il carbone e termogas …..ottimo direi lo togliamo dalla citta per produrlo in periferia. Perciò non c’è alcun tipo di ignoranza , le stesse case di autoveicoli sanno che per il Sud Europa il veicolo elettrico non e’ adatto a tutti ….e sanno già che sarà impossibile in zone tipo Sicilia o Sardegna Calabria ecc.

Fantastico! Lo studio di Terna “non è reale”, mentre lo è quello di “un grosso fornitore di petrolio”, chiaramente super partes. Ma come si fa a ragionare così?

Purtroppo è sempre vero che è più facile credere a una comoda bugia che a una verità scomoda. Per cui l’iperbole che tutte le auto elettriche andrebbero ricaricate tutte assieme attecchisce più della semplicità dei racconti di molti utenti che alimentano casa e caricano l’auto con un contratto da 3kW. E mi infastidisce ancora di più leggere che in Sicilia, Calabria e Sardegna sarebbe impossibile farlo quando sono notoriamente baciate dal sole molto più che a Nord. Quanto petrolio e gas potremmo risparmiarci di bruciare se solo smettessimo di dire che è impossibile farlo? Una volta ho letto che la frase più pericolosa in assoluto è: “abbiamo sempre fatto così”. Così fa più comodo credere ai petrolieri che vendono petrolio e che omettono di dire che ogni pannello solare e ogni pala eolica, fa loro perdere soldi e potere.

E vorrei vedere tutte quelle auto andare contemporaneamente a fare carburante e lasciando anche tutti i distributori esistenti

E si l’ignoranza è molta, giusto ieri stavo parlando con un collega, e convinto che l’elettrico non decolla per colpa dei costruttori, perché usano le batterie al posto di montare dei generatori, in modo che l’auto in movimento si alimenta, io pacatamente gli ho risposto che non si può , perché due forze uguali e contrarie si annullano, è fisica elementare, ci ho messo dieci minuti per fargli capire che non si può e che comunque anche una frenata rigenerativa non carica kW sufficenti a ripristinare totalmente la batteria. Senza tenere conto di quelli che ti dicono che è un salasso caricare l’auto a casa, è la prima cosa che hanno detto a mia moglie, che è rientrata a casa molto preoccupata, e lo è stata fino a quando non è arrivata la prima bolletta. Nel frattempo ha cominciato a dirmi che potevo prendere una metano, perché sua sorella spende poco per andare al lavoro, poi dopo averla fatta ragionare, che spende poco perché fa meno km di me, ha cominciato che era meglio ibrida così si spendeva meno di corrente, poi a conti fatti mi ha dato ragione ma è stata ardua la cosa, perché i dati per sentito dire hanno più peso dei conti matematici ( perché fa comodo questo a più di qualcuno ).

Provate a fermarvi in una via trafficata di una città qualsiasi ( esempio Torino corso duca degli abruzzi ) contare le auto parcheggiate a destra e sinistra sotto i viali . Ora immaginate che siano tutte elettriche e siano in ricarica sulle ipotetiche fantasiose migliaia di torrette . Moltiplicate questa via per tutte le vie / corsi della città e vi accorgerete che servirebbe una centrale nucleare ☢️ per soddisfare il fabbisogno di energia . Senza contare che oltre alle auto serve l’energia per i soliti fabbisogni quotidiani civili e industriali …. Fatevi due conti di quanti megawatt servirebbero …. Per ora pura utopia quella dell’auto elettrica ,un giocattolo o per pochi che se la possono permettere . Appena finiscono gli incentivi le vendite crolleranno …. Inevitabile ..

I conti li ha fatti chi sa farli meglio di me e di lei. Legga qui: https://www.vaielettrico.it/terna/

Ovviamente Giovanni, non possiede un’auto elettrica, altrimenti saprebbe su quali valori di potenza e quanto tempo richiede ricaricarle. Per la verità i conti li han già fatti e la maggior parte della domanda è dilazionabile. Per non parlare del V2G. Altro che nucleare… le auto elettriche possono essere il miglior alleato alla produzione di energia tramite rinnovabili.

A proposito delle “fantasiose migliaia torrette” per la ricarica, che si vedrebbero lungo tutto i viali delle citta italiane; sempre meglio che vedere migliaia di colonnine per il carburante che si vedono ora, o sbaglio?!? Poi su i tempi di ricarica e potenza impiegata necessaria, informarsi meglio magari, può tornare utile a dissolvere i vari dubbi…

ho appena avuto una discussione su un’altra testata a proposito se conviene una phev che di listino costa 56000 euro o una model 3 LR che costa di listino qualche migliaio di euro in meno

discussioni sterili l’autore dell’articolo mi dice ma il prezzo di listino di una peugeot non è come quello di una tesla è “trattabile”

le Tesla LR sono considerate auto da città , non in grado di fare lunghe percorrenze -_-

alla mia affermazione che Bijorn su 1000 km di percorrenza con una Kia CEED phev ci ha messo 9 ore e con una Tesla model 3 ci ha messo 9 ore e 20 minuti

la risposta è stata .. ma qui non siamo mica in Norvegia

la mia reazione è stata, click “blocca utente”

Sono troppo depresso , hanno ragione LORO non siamo la Norvegia , non lo saremo mai non saremo mai nemmeno la Germania o la Francia ma che dico non saremo mai nemmeno il Portogallo o la Spagna ..

quindi abbiamo sbagliato tutto non dovevamo entrare in Europa dovevamo entrare in Africa !!

poi rifletto ; l’italico medio si comporta come i ratti .. prima mandano avanti gli altri poi si adeguano e si abboffano .

come per i cellulari , eravamo uno dei paesi che li usava di meno nei primi anni poi “miracolo” siamo diventati uno maggiori cosumatori mondiali

peccato che non abbiamo mai avuto fabbriche di cellulari e smarphone .. ha già , il nostro campo è : pizza ,spaghetti e mandolino

Purtroppo mi tocca darti ragione, il bello è che eravamo la 5 potenza mondiale, ora ci sorpassa chiunque anche un puntino sul mappamondo, e la colpa è ancora la nostra, perché non facciamo nulla se non lamentarci e dire tizio lo fa meglio Caio pure, e intanto i nostri cervelli scappano dal paese dei balocchi. E la politica rispecchia il popolo e questo mi fa ancora più male.

Comunque non è vero che il nostro campo è pizza e mandolino, abbiamo un export di tantissimi prodotti dal cibo, alla cultura, alla moda, al arredamento e mi fermo se no la lista di allunga. Comunque dobbiamo noi cambiare modo di pensare e di vedere l’erba del NOSTRO giardino migliore di quella degli altri.

La verità è che la tecnologia la comprano solo perchè fa pandan con lo smalto delle unghie preferito o con il vestito

tuttavia non è sempre stato così e non è così per una minoranza

Alessandro Volta , Adriano Olivetti,Federico Faggin sono nati in questo paese e recentemente l’Italia con Massimo Banzi con il suo arduino è stata protagonista della nascita del movimento mondiale dei makers .. è un vero peccato che questa gente non sia famosa per il grande pubblico come un Versace o una Prada qualsiasi forse ne sapremmo di più anche di rinnovabili e mobilità elettrica

Purtroppo è così ho seguito un po’ Arduino bel idea a grande contenuto tecnologico a basso costo, purtroppo non è per tutti, e non così di grande facilità, ho seguito anche Raspberry e anche chi le ha integrate entrambe, purtroppo è un settore di nicchia perché bisogna avere delle conoscenze informatiche ed elettroniche. Ma la maggior parte del pubblico ha un pensiero molto più blando, cosa mi metto o cosa facciamo questa sera o dove andiamo per il weekend, cose futili ma di più non fanno. E la tecnologia la usano solo per messaggiare con 1000 persone, mi sono trovato spesso con giovani ( dai 20 ai 26anni ) che dovrebbero esser nati con la tecnologia di massa dentro le case e scuole , e non sanno praticamente nulla o poco più e insegno in azienda dove la robotica e macchine a CNC sono il pane quotidiano. Se continua così ancora un decennio o poco più e di dovrà dipende dal estero

Bel Articolo io sono della fine anni 60, avevo da sistemare l’auto che era ferma da quasi un anno, sentito che c’erano degli incentivi ho deciso di fare un giro in concessionaria, premetto che ero partito con l’idea di un elettrica pura, senza aver nessuna informazione, con l’idea di cambiare l’auto della moglie, giusto per una due uscite la settimana per fare spesa, alla fine a maggio ho firmato il contratto con consegna prevista in settembre, visto la mole di tempo per la consegna ho deciso di fare un po’di ricerche, ho scoperto voi come testata giornalistica, e dei forum dedicati al EV e da lì la mia passione è aumentata, poi per fortuna l’auto è arrivata a metà luglio da allora ho percorso già 2000km ho acquistato il cavo per le ricariche fuori casa, ho fatto delle prove ( non è così automatica la cosa) sono pienamente soddisfatto, perché alla fine l’auto la moglie ci avrà fatto 20km il resto io casa/lavoro tempo libero la piccola ha un autonomia di 180km per lavoro ne faccio 120 al giorno, ci si sta comodi. Le tappe per la ricarica se devo fare viaggi oltre autonomia li faccio, li facevo anche prima perché gli anni la vita sfrenetica mi ha stancatoe anche nel viaggio le paure sono d’obbligo, unica cosa che un po’ mi manca è il ruggito del V6. Non ho menzionato volutamente l’inquinamento perché per mia fortuna sono in accredito avendo ettari di bosco.

Non bisogna confondere l’ignoranza con il pragmatismo. Ad oggi anche a parità di costi di acquisto un’auto elettrica ha troppi svantaggi, salvo forse per chi possiede un box per ricaricare, fa pochi km e prevalentemente in città. Bisogna anche sfatare il mito, ad oggi, della green car. Un’auto elettrica non inquina allo scarico e questo per le città è sicuramente un beneficio enorme ma l’elettricità si può produrre in molti modi non proprio verdi. Se la si fa con il petrolio avremo un auto che va a petrolio, se la si fa a carbone avremo un auto che va a carbone. Ovvio che se fosse tutta energia solare o eolica le cose sarebbero diverse ma ad oggi così non è purtroppo. Sicuramente rimane l’elevata efficienza dei motori elettrici a dare una mano all’ambiente però bisogna vedere come verranno smaltite o riciclate le batterie fra 10 anni. Esiste anche il valore dell’usato o la facilità di rivenderla con le batterie sfruttate che rimangono una vera incognita. A mio modesto parere il successo di questa tecnologia avverrà nel momento in cui esisteranno batterie al grafene in grado di ricaricarsi in pochi minuti con autonomie ben maggiori di quelle attuali a parità di ingombro e peso e attraverso la riqualificazione delle vecchie pompe di benzina che potrebbero diventare nuove pompe di fotoni ad elevato voltaggio, perché pensare le ricariche con colonnine sparse a caso per le città non ha futuro e senso.

Vedi Luca, che a forza di spremersi le meningi una buona ragione per non cambiare la si trova sempre.

Leonardo è una tecnologia attualmente immatura, carente di infrastrutture, dal costo elevato, poco pratica, meno ecologica di quello che si racconta, che si rivolge a pochi e dal futuro incerto, non è necessario spremere le meningi per capirlo e infatti le persone ancora non la capiscono a differenza delle bici o dei monopattini elettrici che vanno a ruba. Magari le cose cambieranno e lo spero ma è troppo presto.

Immatura per cosa? In famiglia la usiamo tutti i giorni e non ci pare proprio. Carente nelle infrastrutture, per.il momento è ancora vero ma in rapido sviluppo. Poco pratica, un altro cliché. Meno ecologica… cliché a meno che non la si confronti con biciclette e scooter. Dal futuro incerto non mi pare proprio, il futuro incerto è per i motori a combustione.

Immatura perché l’autonomia è bassa rispetto ai punti di ricarica e perché impieghi troppo tempo per ricaricare per esempio. Poco pratica se non hai un box dove ricaricare oppure quando esci dalla città, perché le auto servono anche per andare in vacanza raggiungendo i luoghi scelti in tempi ragionevoli. L’aspetto ecologico l’ho già argomentato nel post. Io non sostengo che il futuro sia il gasolio o la benzina ma che ad oggi l’elettrico non sia pronto. Sarebbe interessante argomentare le proprie posizioni senza liquidare tutto con dei supponenti “cliché” perché magari hai delle ragioni assolutamente convincenti e cercare di sforzarsi di capire anche le posizioni degli altri.

L’elettricità arriva ovunque, Luca, e di ricariche ne stanno installando ovunque: nei supermercati, negli ospedali, persino dai gommisti (https://www.vaielettrico.it/ricarica-dal-gommista-bridgestone-si-allea-con-ev-box/ ). Trovo sensata, invece, l’obiezione sul futuro valore residuo delle elettriche che si comprano oggi: è ovvio che dipenderà soprattutto dall’autonomia residua che, stando all’esperienza di questi primi anni, varia da modello a modello e tra Casa e Casa. E questo farà la differenza, anche nella scelta del nuovo.

Vedi Luca come te ce ne sono molti, per non dire troppi, che pensano che tutta l’energia elettrica sia prodotta da sorgenti fossili, forse vi siete fossilizzati nella visione, fortunatamente puoi decidere che tipo di eletricittá vuoi acquistare se green o no , basta fare la scelta giusta, oltretutto a casa tutti abbiamo l’energia elettrica e l’auto incide per una minima parte, poi se si fa un bel impianto fotovoltaico il gioco è fatto. Detto questo oltre che continuare ad inquinare nel normale utilizzo, c’è da tenere conto dei i camion che riforniscono i distributori inquinano anche loro, comunque sia le Major stanno facendo ottima pubblicità negativa contro l’elettrico a favore dei combustibili. Mentre con elettrica non ti serve andare al distributore e ti arriva direttamente a casa, quindi ancora meno dispendio, oltretutto i motori elettrici hanno una resa fino 99% su un motore endotermico la resa maggiore è scaldare l’acqua e gas di scarico e resta bene poco per la mobilità.

Altro punto a vantaggio che pochi dicono sono i costi di esercizio la mia si sta pagando da sola anzi risparmio 60€ al mese, facendo il conto con quello che prima consumavo di diesel e senza tenere conto dei tagliandi e, ovviamente io per casa lavoro faccio circa 27000km e non son pochi.

Fabio attualmente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Europa si attesta al 37% il restante viene fatta da combustibili fossili e nucleare. Sono valori in continua ascesa che fanno ben sperare ma sostenere che una bev sia un auto verde solo perché non ha la marmitta ce ne passa. Rimane poi il problema futuro del riciclo e smaltimento delle batterie ti invito a leggere questo articolo, di repubblica.it nella sezione green-and-blue del 30 aprile 2021: “Auto_elettrica_che_fine_fanno_le_batterie_esauste”. Limitiamoci a dire la realtà che è un’auto meno inquinante e basta. Per tutto il resto che hai scritto che ti devo dire probabilmente tu non vivi al quinto piano di un condominio di una grande città senza parcheggio privato e colonnine di ricarica. Probabilmente avrai una casa isolata con garage privato e possibilità di installare sul tetto un impianto fotovoltaico. Probabilmente avrai i soldi per la villa, il garage, il fotovoltaico e l’auto elettrica. Che poi anche a ricaricare in casa sai quante ore ci vogliono per fare un pieno ad una Tesla model S 100D? Quasi 20! Basta fare l’aumento dei kilowatt e il tempo si riduce, infatti Fabio basta avere i soldi!

Non ho intenzione di confutare i suoi giudizi (o pre giudizi). La prego solo, Luca, di evitare citazioni di altri media, quando l’argomento è stato affontato decine di volte da siti specializzati come il nostro. Le cito solo questo: https://www.vaielettrico.it/che-fine-fanno-le-batterie-riciclabili-al-90-e-la-circolarita-perfetta/

Io non capisco perché se l’energia elettrica si usa per le auto elettriche è solo da fonti non rinnovabili, per tutto il resto solo da fonti rinnovabili. Comunque sia sinceramente non vedo perché non fate tutti un contatto energetico solo da fonti green, e comunque le vostre case che energia elettrica usano, perché anche senza auto di corrente ne usate parecchia, e comunque l’auto incide per una piccolissima parte, forse le ore che la migliore usa l’asciugacapelli consuma di più del auto. E le batterie si riparano e si riciclano a fine vita, è ora di finirla di continuare a dire bufale solo per trovare la scusa per non aiutare il pianeta e le future generazioni.

Ma avete figli o no, perché chi è il genitore che non farebbe di tutto per i propri figli ??

Come certamente sai, l’EE elettrica si immette in rete e non puoi scegliere di consumare solo energia green; i “contratti energetici solo da fonti green” hanno solo valenza commerciale. Ti toccherà una quota di EE green, una quota termoelettrica, una quota idroelettrica e addirittura una quota termonucleare (prodotta all’estero). E se tutti stipulassero contratti da società che producono/acquistano EE verde, non sarebbe sufficiente.

Chi fa pochi km? Ho fatto quasi 20k km con la e-up in 1 anno, 72€ di energia elettrica. Energia elettrica che in Italia è prodotta per più del 43% da Fonti di Energia Rinnovabile (FER) Ancora con questo mito del ricaricarle in 10min. Ho una id3 58kWh, in 30min ricarico dal 10 all’80%. Lei quanto tempo pensa di impiegare quando si ferma ad un autogrill per un caffè ed il bagno?

Vede non è quanto tempo impiego all’autogrill per il caffè ma quanti km riesce a immagazzinare una bev in 10 minuti e dopo quanto tempo si deve rifermare per fare nuovamente il pieno. Sono molto felice per lei che sia riuscito a spendere 72 euro per fare 20 mila km considerando che anche ricaricando solo da casa il costo è di circa 4/5 euro per ogni 100km. Infine nel 2020 il 37% dei consumi elettrici in Italia è stato soddisfatto da fonti rinnovabili, che non è poco e sicuramente in crescita, ma non è il 43. Se poi vogliamo dare numeri e informazioni a caso per fare tornare i conti dalla nostra parte credo che non si faccia un buon servizio anche per chi crede ciecamente nel futuro nell’auto elettrica.

I dati ufficiali fino al 2019 li trova qui:

https://www.vaielettrico.it/il-successo-dellauto-elettrica-a-rallentarla-e-lignoranza/#comments

Non ho dati ufficiali 2020 ma dovrebbe riverificare i suoi perché in un commento ha scritto che era il 37% in Europa e ora ha scritto in Italia. Visto che viviamo in Italia dovremo prendere i dati italiani, non crede?

Inoltre, ma questa è una mia opinione personale, non andrei a discutere di qualche punto percentuale in più o in meno, tanto a tendere la quota di rinnovabili dovrà comunque crescere in virtù degli accordi internazionali sul clima

Scusate ho sbagliato il link: https://www.gse.it/servizi-per-te/news/fuel-mix-determinazione-del-mix-energetico-per-gli-anni-2018-2019

Mi è stato proibito di citare come fonte altri media, comunque l’autorevole quotidiano rosa che non parla di sport assegna per il 2020 una produzione all’Italia di 41.7% e non 37% come erroneamente da me citato e di questo mi scuso, ma che comunque sia non è il 43%, magari lo sarà nel 2021 chissà.

Ok, stabiliti I valori esatti, passando da 43% a 41,7%, ossia una differenza del 1,3%, pensa che il ragionamento da fare cambi? E per quale motivo?

Vede quando uno scrive che ha fatto 20k km con 72 euro verificare quell’1.3% diventa importante

Hai proprio ragione l ‘ignoranza fa la differenza è sempre la stessa questione la cosa migliore è parlare comunque spiegare pubblicizzare quando parlo della mia elettrica 330 km autonomia ti dicono che è poco che dove ricarichi ,che prendono fuoco che se fa un incidente e’pericoloso le solite solfe così quando ho messo la pompa di calore quasi nessuno sapeva cosa fosse per non parlare del fotovoltaico 2012 , però uno l’ho convinto ha preso la Mercedes elettrica ,e come tutti noi elettrofili ha pronunciato la fatidica frase” che non tornerà più indietro”

Il problema alla diffusione non è l’ignoranza.. Ma il buon senso dato che ci sono enormi temi che non vengono mai mai affrontati parlando di elettrico, ci si focalizza sempre sul “ok ora lo puoi fare anche con elettrico” passando ogni viaggio a programmare soste etc (parlo da uno che vorrebbe passare ma fa dai 50 ai 200km/giorno senza modo di programmare giorni in anticipo) ma è possibile che per ogni viaggio leggermente impegnativo (banalmente Lombardia Toscana) devo passare le mezzore a guardare le colonnine dove sono quali sono etc.. È uno stress enorme per la stragrande maggioranza delle persone.. Ma per me non è un problema è potrei pensarci se facessi meno km.. Nessuno mai ha affrontato il problema ricarica a casa nel lungo termine, tra pochi anni saremo costretti ad avere non una elettrica nuova e la seconda auto (ovviamente per le famiglie che normalmente han due o più auto) termica ma entrambe elettriche.. È la ricarica a casa con un 6kw?fantasia visto che avremo sempre più case full elettrico per riscaldamento acqua calda e la sempre maggiore presenza di elettrodomestici non aiuterà a diminuire i consumi costanti, chissà poi quando i figli crescono e han una terza elettrica.. Tutto questo ipotizzando di essere in quella minima parte della popolazione che ha una villa (e quindi solare per risparmiare sulla ricarica) o un garage di proprietà all’interno del palazzo (altrimenti nuovo contatore come altri usi è follia di costi).. Ma la realtà è che la stragrande maggioranza delle persone vive in città in giga palazzine parcheggiando in strada… È tutti sappiamo che già oggi se ricarico solo a colonnine spendo più che con un benzina..generalmente chi ha soldi ha magari modo di affittare un garage, chi non li ha si troverà a spendere una fortuna per muoversi, le assicurazioni saliranno, i bolli torneranno e saliranno come è sempre stato etc etc.. Soprattutto ora ha questo costo ma le accise che ora lo stato recupera da benzina gas e gasolio non sono minimamente paragonabili a quelle sulla corrente elettrica, quindi sicuramente appena saranno diffuse ci sarà l’obbligo di un contatore dedicato alle ricariche per poterlo tassare per bene anche a casa (sperando non decidano di tassare anche la corrente per scaldarmi in inverno)…. Il limite è l’ignoranza? O è che forse molto di questi ignoranti si son posti questi problemi e aspettano il più possibile? Oltre che una elettrica oggi difficilmente la potrai tenere 8/10 anni come una termica, troppe incognite sulle tecnologie future banalmente solo di ricarica che renderanno obsoleto molto prima della morte naturale dell’auto esattamente come con i cellulari e in generale l’elettronica

Caro Xardus, se tra 8 anni un’auto elettrica sarà obsoleta, immagina che ne sarà di una termica o ibrida, faranno la fine delle diesel oggi.

La maggior parte del parco auto circolante ha più di 6 anni, tanto che per far vendere auto nuove venivano bloccate le più vecchie, uno che non è un patito di auto ma gli serve solo per far casa lavoro tiene l’auto più possibile, io mai dato via un auto con meno di 350k km in famiglia ma mai mai, molte rivendute/rottamate al decimo anno o più. Ora c’è la pressione per vendere le termiche in favore delle elettriche proprio perché le han vietate ovunque nel giro di 3 anni, se non fosse impossibile entrare nelle città con una euro 5 nessuno la cambierebbe

Caro Xardus, vedo che ti sei risposto da solo. Un’auto inquinante diventa obsoleta perché è inquinante, una a zero emissioni no.

Si ma fino a prima delleletrrico era un problema da spostare minimo a dieci anni di distanza, con un buon acquisto anche di più, già oggi girando si vedono comode tante auto del 2009 e andrebbero comodamente anni in più, la differenza è che prima l’inquinamento era solo una scusa per obbligare chi non cambiava auto da secoli a farlo e aiutare le aziende dellindotto automotive, ora il senso è io stato non devo pagare multe te cambia poi vedremo come normale e gestire tutto, ed è quindi matematico che ogni 3 anni avverranno mini rivoluzioni in campo automotive che in molti casi ti obbligheranno a cambiare auto molto prima di quanto avresti voluto, per non parlare della guida autonoma, da qui a 10 anni è molto probabile sarà affidabile e nel giro di poco diventerà obbligatoria per diminuire gli incidenti, quindi altri cambi… Ora c’è troppo movimento tecnologico per poter fare un acquisto veramente ponderato, lo può fare solo chi già prima era abituato a cambiare auto da 30/40k ogni 4 anni per scaricarle o leasing vari, non certo la grande massa degli automobilisti

Sul motore diesel si, c’è ignoranza/disinformazione, anche fra i politici, che lo considerano il male assoluto, la colpa dell’inquinamento delle città.

Il diesel è un carburante sporco in partenza. Per metterci una pezza, non definitiva, occorre un post trattamento molto sofisticato e utilizzare una miscela di acqua e urea, cioè pipì. I politici non c’entrano un granché, c’entrano più che altro studi vari che sono stati fatti nell’arco di anni perché i produttori hanno sempre spergiurato che fossero motori puliti.

Guardi qui (ultime righe, cioè motori odierni): https://it.wikipedia.org/wiki/Emissioni_Diesel in particolare i valori di monossido di carbonio (CO), particolato (PM) e idrocarburi incombusti (THC e NMHC): i diesel notoriamente lavorano in eccesso di ossigeno. Senza acqua e urea.

Certo sono più alte le emissioni di ossidi di azoto, per le temperature più alte in camera di combustione.

I costi di acquisto si sono notevolmente allineati, ma i motori diesel sono strutturalmente più robusti, quindi durano di più. Quando percorrevo molti km/anno (55.000) ho avuto due diesel che ho cambiato a 320.000-350.000 km; poi una Ypsilon per mia moglie che è arrivata, dopo 17 anni, a 160.000 km.

Qualche settimana fa, stimando di percorrere 5.000 max 10.000 km/anno, ho acquistato un’auto usata con motore a benzina.

Quando avrà senso per me, acquisterò una elettrica. Ne guadagnerò in coppia e potenza ma, da appassionato da sempre di motori (auto e moto), rimpiangerò il sound dei motori termici.

Anche sull’elettrico e sulla produzione di energia.

Forse però non si tratta di ignoranza (ignorare, non essere informato) ma anche di punti di vista. Chi dice che l’elettrico sia la strada giusta? Ii dico di no, tu dici di si. Tutti e due non ignoriamo, abbiamo punti di vista differenti. Per tutto il traffico pesante, dal furgone in su la soluzione non sarà sicuramente l’elettrico. Lasciamici sorprendere, chi vivrà vedrà.

C’è un piccolo particolare, però: chi guida auto elettriche e pensa che siano la strada giusta, ha guidato per anni auto termiche quindi conosce a fondo entrambe. Chi è per le auto termiche, il più delle volte non ha mai messo le mani sul volante di una Ev, e se l’ha fatto è stato solo per qualche ora. C’è insomma una “asimmetria informativa” tra le due categorie che mette i due diffrenti punti di vista su un piano molto diverso. O no?

Posso garantirti che ho provato diverse auto elettriche, dalla Tesla a Mercedes, Renault ecc ecc ho un’officina e le riparo anche. Per quanti riguarda la praticità nella guida la prenderei subito, potenza, erogazione, bellissime vetture da guidare, purtroppo però a livello ecologico e finanziario non ci siamo. Voglio vedere la tua elettrica quando avrà 8 anni se la rivendi ancora o la smaltisci perché é invendibile. La tecnologia é in uno stato di evoluzione troppo grande. Il tutto diventerà come i telefonini. Usa e getta. Per quanto riguarda l’ecologia, che secondo me é il punto piú importante, non ci siamo, dalla produzione allo smaltimenti, l’elettrica va in vantaggio a dipendenza dei modelli, dopo 100.000 150.000 km, senza calcolare i pacchi batteria sostituiti in garanzia (a una Zoe di un mio cliente a 40’000 km hanno già sostituiti 2 pacchi batteria e un motore) perciò chi asserisce di viaggiare a emissione zero é un illuso e si pulisce solamente la coscienza credendo di essere ecologico. Nel frattempo anche i motori termici sono migliorati. Mai sentito parlare di Idrogeno?

Di idrogeno non ha mai sentito parlare lei, mi pare. Lo sa come si produce? Dal metano. E sa con quale resa? Il 30%. Vogliamo parlare di emissioni? Si documenti qui: https://www.vaielettrico.it/i-veicoli-elettrici-a-zero-emissioni/. Lei ha provato tante elettriche, dice. Per quanti chilometri? Per quanti giorni? L’ha mai ricaricata?

Forse non mi hai capito, ho detto che per certi versi pa prenderei subito. L’idrogeno si può produrre con quella stessa corrente che tu usi per la tua elettrica. Mai sentito parlare di produzione e smaltimento delle batterie? Vedete solo il bello nel vostro e il brutto nell’altro. Dimmi come sarà il futuro dei piccoli camioncini, quelli di 3.5 To di peso totale, o camion e bus, per non parlare di tuttte le macchine da cantiere e mezzi agricoli, o pensi solo alle auto?

Continui a scrivere di cose che non sai. Produrre l’idrogeno tramite elettrolisi dall’acqua richiede tre volte l’energia che poi rilascia. In altre parole, con la stessa quantità di elettricità, la mia macchia elettrica fa cento chilometri, la tua ad idrogeno ne farebbe 30. Che affarone! Quanto allo smaltimento delle batterie, ti invito a leggere i nostri articoli. Per esempio: https://www.vaielettrico.it/che-fine-fanno-le-batterie-riciclabili-al-90-e-la-circolarita-perfetta/. Dimmi invece come viene “smaltito” il carburante della tua auto termica che, se non lo sai, nell’arco di vita equivale a circa 7 volte il suo peso.

Ciao Guzzi, mi intrometto nella vostra discussione, perché è abbastanza irritante vederti scrivere sciocchezze sull’argomento. Tanto per capirsi la materia è ampiamente studiata da chi certe cose le fa.di mestiere. Gli studiosi, appunto, che poi pubblicano paper che vengono commentati e rivisti da tutta la comunità scientifica. Personalmente mi fido di loro, anziché delle sciocchezze trovate sul web e ripetute a pappagallo da qualcuno che scrive nei commenti sotto uno pseudonimo (Guzzi, tra l’altro… nomen omen?), con vantaggi ecologici ed economici fino alla classe 8 cioè fino a 15 tonnellate. Non mi sarei neppure sognato di rispondere al tuo commento, puoi tenerti tranquillamente le tue idee sbagliate (nel senso scientifico del termine) se non fosse che leggendoti altre.persone potrebbero pensare che stai scrivendo cose che hanno senso.

Non è che il suo giudizio è solo leggermente influenzato da interessi diretti avendo lei un’officina meccanica? Ovvio che il suo punto di vista dia a favore del termico, senza vedrebbe azzerarsi il suo lavoro….

Una cosa l’ho capita. Voi dell’elettrico ne fate una religione, e del fanatismo delle religioni ne abbiamo viste molte. Parlate di ignoranza dal pulpito senza aver alcun dubbio di essere dalla parte della ragione. Chi dice che si scrivono sciocchezze dimostra la sua presunzione non prendendo minimamente in considerazione delle opinioni altrui. Avete ragione. In mondo diventerà elettrico. Dormite sonni tranquilli, provvederò a non inportunarvi piú.

Voi dell’elettrico è un po’ troppo generico, ognuno risponde per sé, non c’è un partito qui, tantomeno un partito preso.

Dal tono della risposta mi sa che qualcuno è stato colpito ed affondato… Chiarismoci non è che gliene sto facendo una colpa ma mi sembra ovvio che se chiedo ad un macellaio se è meglio mangiare carne o pesce la risposta che avrò è scontata…. Se ci sono degli interessi diretti l’opinione non può essere disinteressata perchè nessuno si da la zappa sui piedi….

Assolutamente no di fatti ho un elettrica e un 3 litri diesel e un 2 litri diesel Però la pianificazione è di passare tutti i mezzi in elettrico visto i vantaggi che porta, e sono uno che ha già fatto milioni di km. E per la cronaca i miei mezzi non hanno mai portato un € alle officine. Forse con l’elettrica qualcuno qualche €lo vedrà.

Moreno, non c’è niente di male ad avere interessi diretti. Io ad esempio ho sempre avuto un ottimo rapporto con il proprietario del distributore sotto casa. Mi servivo da lui da quando ho preso la patente e ora non sono più suo cliente perché ho comprato un’auto elettrica. Ci credi che non ho il coraggio di passare a salutarlo, tanto mi scoccia di dirgli che la mia auto non necessita più dei suoi servizi?

Tornando a noi, secondo me il problema nasce quando ti presenti a casa d’altri criticando la casa e l’arredamento. E se i padroni di casa e gli amici dei padroni ti spiegano perché hanno scelto quei mobili e che sono costruiti nel maggior rispetto possibile per l’ambiente ti offendi dicendo loro che sono dei presuntuosi e di dormire sonni tranquilli… cioè io non mi sognerei neppure lontanamente di andare in un forum di ferraristi a dire che le Ferrari dovrebbero essere tutte elettriche, tanto sono sicuro che mi prenderebbero “a parolacce”. Neppure oserei dire loro che sono dei fanatici del motore a combustione e che ne fanno una religione. Poi, magari quello sbagliato sono io, ma non mi pare.

A valle di tutte queste belle parole è sfuggito ai sapienti che il costo dell’energia è aumentato vertiginosamente e le famiglie italiane pagheranno caro il riscaldamento quest’inverno.

E non è sfuggito anche che il prezzo della benzina è salito parecchio: vedo ai distributori, passando, cifre impressionanti.

Fermo restando che l’argomento è vasto e non affrontabile nell’arco di un commento. Per quanto riguarda l’energia elettrica, essendo producibile da più fonti, dalle rinnovabili al carbone, un aumento dei prezzi dei combustibili che sia duraturo, benché doloroso, avrebbe il benefico effetto di favorire gli investimenti nelle fonti rinnovabili e sistemi di accumulo. Superato questo ostacolo il prezzo dell’energia elettrica potrà finalmente scollegarsi dai problemi geopolitici e di approvvigionamento dall’estero.

L’Unione nazionale consumatori ha calcolato che i rincari annui consistano in un aumento stimato in 56 euro per l’elettricità (per una famiglia campione il cui consumo di energia si attesti sui 2700 kWh l’anno). Questo non cambia il rapporto di 1 a 3 tra costo dell’energia e costo del carburante. Che peraltro è anche aumentato, percentualmente molto più dell’energia.

Il costo sarà anche aumentato ma non è molto più alto del costo pre covid ricordo che il costo materia prima da un 6/8cent medi era sceso a meno di 2 centesimi in alcuni mesi del 2019 , tempo pochi mesi e si riabbassa per tornare ai soliti livelli medi, fortunati chi ha fatto (come me) da poco un contratto nel mercato libero e ha il prezzo bloccato 12 mesi.. Come in teoria buona parte della gente ha

Si per il mercato tutelato fino ad oggi io non ho risentito degli aumenti improvvisi, sempre stato sul mercato libero e con contratti biennali, intimo fatto un mese fa perché più vantaggioso del precedente, se non lo fosse stato avrei rinnovato il precedente o cercato un contratto migliore, comunque sia per i prossimi due anni dormirò tranquillamente e spero dal prossimo aver montato l’impianto fotovoltaico, così inquinerò ancora meno

Buonasera Paolo, Mi permetto di darti del tu perché sono nato anche io verso la fine degli anni ’70 e perché da quello che scrivi mi sei simpatico e sembri davvero una persona genuina e sincera. Purtroppo Paolo, l’ ignoranza non c’entra nulla poiché nella scelta dell’auto non subentrano solo fattori razionali. La tua è una vera e propria passione per l’elettrico che molti non hanno o non hanno ancora, semplicemente perché sono diversi da te e devono familiarizzare con il tipo di vettura in questione. Per quanto riguarda me essendo nato nel ’76 nel mio cuore ci sono piccole e grandi sportive a benzina…c’e la Lancia Delta hf integrale vincitrice di tante competizioni rally, la Fiat Uno Turbo ie, la Peugeot 205 gti e così via. Sono ben conscio che resteranno un mero ricordo dell’ infanzia e che il futuro riserverà ben altro ma i cambiamenti purtroppo richiedono sempre un certo lasso di tempo affinché la gente possa abituarsi a ciò che è diverso. Per te è stato tutto molto più facile proprio grazie alla tua passione. Un caro saluto.

Personalmente l elettrico mi lascia perplesso sia per il costo dei veicoli ma anche per modi e tempi di ricarica. Nella mia città,capoluogo di provincia, su 42000 abitanti abbiamo un totale di circa 45/50 posti auto/ricarica ed il mio ad esempio è quasi ad un km da casa,ergo se avessi un veicolo elettrico e considerate le mie ore di lavoro giornaliere e gli impegni vari dei figli non riuscirei a trovare tempo per una ricarica completa. Peraltro non ho un garage e quindi non potrei mettere l auto in ricarica a casa. Poi il costo annuo per l aumento dei kw dai 3 ai 6 è di più di 300 euro l anno consumi esclusi.sebza contare che se avessi un box e mettessi un punto ricarica casalingo bisognerebbe tirar fuori dalle tasche circa 1500 euro.altro punto dolente..a casa mia le auto,sono due,hanno sempre avuto una vita media tra i 12 ed i 14 anni ma se dopo 8/9 anni devo cambiare le batterie per l elettrico mi conviene vendere un rene visti i costi.nota a margine .in vacanza sulle montagne di belluno non ho visto una sola colonnina di ricarica ..

Quello delle colonnine è una limitazione sempre più ridotta, ne sorgono ogni giorno come funghi e cresceranno di pari passo con la diffusione dell’elettrico. L’aumento da 3 a 6kW costa 300 euro una tantum, l’aumento annuale è di poche decine di euro. Non è nemmeno obbligatorio farlo: se bastano 100 km di percorrenza giornaliera, la si può ricaricare di notte da una normale presa, assorbimento di 2kW. Le batterie non è che al nono anno smettono di funzionare, si sarà ridotta un po’ la capacità, ma continuerà a funzionare. Con milioni di auto elettriche in circolazione sorgeranno diverse aziende specializzate in rigenerazione e sostituzione pacchi batteria, che farà scendere i costi. Per il resto, in nome del cambiamento climatico qualche cambio di abitudine deve essere accettato: no non possiamo fare tutto come se niente fosse.

…a me per passare da 1,5 a 6kWh hanno chiesto oltre 650€ una tantum e un fisso annuo che si aggira attorno alle 700€ (per via del contratto ALTRI USI molto differente dal DOMESTICO RESIDENTE) più ovviamente il consumo elettrico (niente pannelli solari per via del tetto di proprietà esclusiva di altre persone). Non sono costi trascurabili considerando un kilometraggio annuo modesto (10k km)!

In realtà io a parte la caldaia a metano, son passato tutto in elettrico forno, piano a induzione e auto, due lavatrici un asciugatrice, lavastoviglie e frigo condizionatori e ho ancora il contratto a 3kwh, per me è solo una questione di mentalità e di adattarsi alle situazioni, una volta bilanciato l’utilizzo del energia a disposizione soprattutto con gli elettrodomestici attuali che puoi programmare il loro utilizzo ( auto compresa) vedo che mi bastano e avanzano.

…sempre che tu riesca ad avere un cavo abbastanza lungo per caricare da casa l’auto in strada (mio caso…) e non nel garage (ad averne uno!).

300 € annui cone costi fissi per passare da 3 a 6 kw? Ma dove l’hai letto? Forse tu hai scambiato la spesa una tantum al momento del cambio con l’aumento del canone a bolletta che è di soli 2 € al kw. Quibdi calcolatrice alla mano passare da 6 a 3 kw vuol dire aumentare di 3 kw che vuol dire un aumento mensile di costi fissi di 6 €, cioè 72 € annui…. Perché da per scontato che ha bisogno di spendere 1500 € per montare una colonnina in garage? A parte che le colonnine si trovano di tutti I prezzi e quello indicato da lei è un prezzo da fascia alta (puoi comprare una colonnina domestica anche con 3-400 €) ma in ogni caso la colonnina è obbligatoria per chi fa tanti km, più di 100 al giorno (e per questi la spesa di una colonnina l’ammortizzatore in pochissimo tempo perchéfacendo tanti km il risparmio per il rifornimento rispetto a benzina/diesel è di centinaia fi € al mese…), perché con percorrenze più basse è sufficiente una ricarica a 2-2,5 kw di potenza realizzabile tranquillamente attraverso una semplice presa di corrente (scuko o di tipo monofase industriale da 16 A) senza bisogno di una vera e propria colonnina domestica…. Infine perché pensa che un auto elettrica, o meglio le sue batterie, vadano per forza cambiate dopo 8 anni? Sa vero che ad 8 anni gli finisce la garanzia? Secondo lei una cosa, qualsiasi cosa, è da buttare il giorno dopo che gli finisce la garanzia? Oppure, rigirando la domanda, esiste un qualcosa, qualsiasi cosa, che viene garantito fino al suo finevita previsto? Qualsiasi produttore tara la garanzia di ciò che vende vsu neanche la metà della vita utile che sa con ragionevole certezza avere il garantito… in caso contrario il produttore sarebbe un suicida…. Se dovessimo prendere per buone che una cosa va buttata il giorno dopo che ha terminato la garanzia dovremmo dire che il motore termico dura solo 2 anni perché di norma è questa la garanzia che ha….

In sostanza il suo intervento è pieno di quei luoghi comuni completamente falsi (perché i numeri dicono una realtà diversa) che certifica proprio quanto detto nell’articolo e cioè che il problema è l’ignoranza che porta a prendere per buoni luoghi comuni falsi per mancanza d’informazione (almeno voglio pensare che sia per questo e non per scelta informata e consapevole)

Buonasera, sono affascinato da tempo dal mondo elettrico, mi tengo informato e leggo articoli a riguardo. Vedo però, che nonostante la sitazione sia molto migliorata, la scelta di un modello adatto alle mie esigenze è complessa. Ci sono tantissime citycar, tantissime macchine prestigiose e tantissimi suv. Ci sono, diciamo i due estremi, di macchine medie poca roba. Attualmete ho una Ford Focus sw, con cui mi trovo bene, ma faccio fatica a trovare un modello simile, con la stessa capacità di bagagliaio che mi è molto utile, senza dover per forza scegliere un suv importate come dimensioni e costo. Ecco, sarò all’antica, ma una buona media statio wagon elettrica non sono in grado di trovarla. Il cambio della mia vecchia auto è frenato sopratutto da questo problema. Speriamo che la scelta si possa ampliare in un prossimo futuro e possa trovare una degna sostituta della mia focus. Saluti a tutti

Vero. Temo sia il caso di ricordare che del resto c’è un problema analfabetismo funzionale in Italia. Anzi, diciamo pure emergenza. Non vi dico cosa ho scoperto di recente a proposito.

Resta il fatto che anche gli stipendi ai palo da anni, la distribuzione della ricchezza (correlata anche al gruppo di individui citati), la mancanza di aziende innovative in grado di generare valore, non aiutano certo l’adozione. Non vi dico quanta gente conosco che per fare 30km pensa di dover comprare un auto da 60k euro. Mettete insieme le cose.

Diciamo che anche in questo caso paghiamo lo scotto. Brutto? É la punta dell’iceberg!

Posso domandarle in 5 anni quante elettriche ha posseduto e la percorrenza chilometrica annua media? Grazie

Purtoppo gli aspetti per l’acquisto di un auto sono molti. Da quello strettamente logico, legato all’uso destinato, a quello del aspetto per non dire della moda del momento. Ricordo il peiodo delle station vegon, seguito da quelle dei gipponi 4×4, poi dai monovolumi e adesso dai suv. Sulla stessa riga, si potrebbe parlare del colore con i vari periodi, nero, grigio, adesso bianco. Perché l’autoelettrica diventi di massa, non bastano tutti i suoi aspetti positivi, realmente positivi, ma ha bisogno, oltre al prezzo, di farla percepire come moda o esclusiva “per tutti, paradosso” che convinca anche la massa a”rischiare” l’acquisto…. Insomma dove la ragione si ferma, abbiamo bisogno di una Wanna Marchi per venderci un prodotto.

Concordo con quanto detto,ma credo che un grosso problema sia ancora il costo troppo elevato. Io ho una Hyundai 4×4 e vorrei sostituirlo,ma i prezzi sono ancora proibitivi

Ottimo articolo, condivido dalla prima all’ultima parola.

Guardate che se non fosse per i forti incentivi ( presi dalle tasse anche e soprattutto da chi non può permettersi auto nuove), la transizione elettrica ( che comunque ci sarà) sarebbe molto più lenta , e dare degli ignoranti a chi può solo permettersi un auto usata di 4/5 ann ( le cui tasse ribadisco vengono usate per incentivare auto da 40000€ per benestanti) mi sembra un tantino offensivo.

Marco, è spiegato bene che “ignoranti” non vuole essere offensivo, ci mancherebbe, e che l’elettrico non fa per tutti, come scriviamo spesso. Il tema proposto da Mariano è che fa per tanti che ancora non lo sanno.

Lei è un ignorante nel senso che ignora… [cit. Aldo, Giovanni e Giacomo]

Marco l’autore non si riferisce a te, non fai parte degli “ignoranti” citati nell’articolo. Ad ogni modo in futuro, se in futuro qualcuno ti desse dell’ignorante perché non hai acquistato l’automobilina elettrica (nel senso letterale che ne ignori i vantaggi), tu dagli del “deficiente”, nel senso di consilio deficiente, dal latino, ovvero persona che ha perso il senno o priva di giudizio, perché solo un deficiente può pensare che l’auto elettrica sia adatta anche a chi guadagna meno di lui che può permettersi, ad esempio, di cambiare auto nuova ogni 2 anni.

Intanto deficente lo siamo tutti perché significa avere una mancanza ( deficit) di informazioni su un qualsiasi argomento o fisico, e vedo che in molte persone è galoppante. Ricordati che i carburanti sono destinati ai 3€ al litro in su perché si paga quello che si inquina e sono le multe che paghiamo ogni anno che fanno aumentare le accise, solo che facciamo finta di non sapere/vedere.

Scommetto che quando si arriverà a quelle cifre e non poter circolare in tutte le città paghereste perché vi vengano a portar via l’auto.

Mentre per Marco gli incentivi costano alla popolazione contribuente meno di quello che paghiamo in tasse dirette e indirette per l’inquinamento che si produce. Neanche io cambio l’auto ogni 3/4 anni visto che quella di famiglia è un 2006 presa al posto di una 1997, e l’altra che ho è un 2009 e quella che ha demolito era un 2008, quindi una parco macchine obsoleto, è non ho speso 40k per auto Elettrica ho speso il minimo consentito con grande sacrificio, ponderando ogni centesimo, poi nella realtà se sapevo cosa incide nei costi famigliari l’avrei presa ancora 10 anni fa e ora avrei preso la seconda, ma è un mio pensiero. Poi ognuno pianta i cefali che vuole nel proprio giardino.

In quanti, prima dell’avvento dell’auto elettrica, hanno montato impianti gpl o metano sulle loro auto per risparmiare e inquinare meno, pur sapendo che la spesa si sarebbe ripagata in pochi mesi? Tutti a lamentarsi del caro carburanti, ma quando c’è la possibilità di risparmiare fino al 33% diventavano tutti “schifettosi” (a differenza loro io ho avuto auto a gpl e a metano sin da ragazzo …), li sentivi tutti ripetere le solite leggende metropolitane (le bombole che esplodono, l’assenza di punti di rifornimento, mio cugggino mi ha detto che un suo amico …). Non erano ignoranti, si travestivano da ignoranti semplicemente per non uscire dalla loro confort zone, perché i vantaggi proposti da un diverso carburante non gli interessavano abbastanza da “rischiare” il passaggio.

Risparmio e rispetto per l’ambiente non sono 2 ragioni sufficienti per convertirsi a soluzioni differenti, in questo forum come nel resto d’Italia meno del 10% degli utenti negli anni passati ha scelto il carburante più ecologico o più economico, sono andati tutti su benzina o diesel. Non è un caso che il successo Musk l’ha raggiunto costruendo auto “migliori” di quelle a benzina: più performanti, più tecnologicamente all’avanguardia, portando l’hype sulla mobilità elettrica. L’auto elettrica è già oggi vista come the next thing, il futuro che si fa presente, il prossimo must to have, quindi ha già vinto: per accelerare l’adozione, però, per alcuni utenti deve superare ancora qualche scoglio che ancora frena lo switch. E’ solo questione di tempo e poi sarà davvero per tutti.

Il GPL o Metano lo montavano solo per fattore economico, non certo per l’ambiente, lo fatto pure io e ho anche buttato l’auto e alla fine dei conti il risparmio era solo sul carburante perché dopo 10 anni di utilizzo il conto esatto mi ha portato a comperare il primo Diesel. Ora la scelta era tenere un auto vecchia e spendere per sistemarla, o fare un sacrificio per l’ambiente e acquistare un EV , se prendevo un usato a benzina o diesel spendevo meno che riparare l’auto, ma avrei acquisto un altra ciminiera

La scelta dell’auto è qualcosa che spesso viene fatta al di là delle valutazioni razionali. Quello che non mi spiego tanto è perché quindi la maggior parte delle persone non considera o denigra l’auto elettrica senza averla provata. Credo che se lo facessero cambierebbero opinione rapidamente e si metterebbero a ragionare su quelli che possono essere i punti negativi dell’auto elettrica partendo dal presupposto che guidarla gli è piaciuto un sacco e che la vorrebbero come prossima auto. Per molte persone gli ostacoli principali sono la pigrizia di volersi informare e la paura di dover cambiare un pò le proprie abitudini.

Caro Paolo, confermo che l’ignoranza è tanta, ma è fortemente alimentata dalla stragrande maggioranza dei nostri politici, riviste, quotidiani e non solo, ai quali diminuendo gli utili ai petrolieri verrebbe a mancare un sostanzioso sostegno economico.

Sono d’accordo con te: la “controinformazione” è forse addirittura peggio dell’ignoranza.

Non diamo la colpa agli altri, ingnoranza è perché siamo pigri perché è più comodo sedersi a guardare la TV o a scrivere sui social, l’ignoranza e è di chi non vuole mettersi in gioco, la mia frase è smetto di imparare quando morirò, quindi prima di puntare il dito guardiamoci allo specchio e chiediamo a quello di fronte che mondo vuoi lasciare ai nostri nipoti, poi per i politici fanno quello che gli permettiamo di fare.

“Quante tra le persone che dispongono di un box privato e si spostano per pochi km al giorno hanno comunque acquistato una citycar a benzina per i propri spostamenti?”. Io ne conosco svariate che potevano accedere agli incentivi ma hanno comprato un’auto a benzina. Ogni volta mi viene da piangere a pensare a quanti soldi avrebbero risparmiato. Tutte auto tra l’altro che inquineranno per i prossimi 15/20 anni.

Fa ancora più male quando in famiglia ripiegano sul Puma mild Hybrid quando una eup sarebbe costata molto meno, ma non ti ascolta nessunoooo… Allora ho lasciato perdere tanto i soldi non sono i miei liberi di buttarli come vogliono. Anche se fare accedere le mild Hybrid agli ecoincentivi è l’ennesima dimostrazione che di elettrico vero non si vuole vendere niente.

ad uno che vuole una Puma mild hybrid tu proponi una e-up … scusa ma è normale che ti mandi a quel paese! Quello vuole un suv e tu gli proponi una citycar? Ma proponigli una Skoda Enyaq!

Sbagli, meno di 25000 euro con gli incentivi, in pratica quanto una Puma mild hybrid

Ti batto, e di brutto anche…non sono riuscito a convincere a cambiare un auto vecchia di 16 anni in favore di una stesso segmento (A) con tanto di extra incentivi regionali (10000€). La Spring, per dire, sarebbe venuta gratis . …

Forse perché chi ha un’auto da 16 anni spera di poter tenere la successiva almeno altrettanto?

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