Il Festival Bonsai entra nel vivo con una settimana ricca di eventi | estense.com Ferrara

2022-07-23 05:20:02 By : Mr. Dave jin

Il Festival Bonsai del teatro Ferrara Off entra nel vivo con una settimana ricca di eventi, dove le giovani compagnie in residenza artistica a Ferrara presentano al pubblico le loro proposte sperimentali.

Si comincia mercoledì 11 con l’anteprima italiana di “9 Weeks from Now” – per cui sul sito www.ferraraoff.it è già possibile effettuare la prenotazione per la serata con ingresso a offerta libera – lo spettacolo della compagnia olandese Teddy’s Last Ride, che è stata ospite in residenza a Ferrara Off la scorsa estate e ora torna per proporre la nuova produzione, esito di quel processo creativo.

Il pubblico ferrarese potrà assistere ad una versione digitale della performance, realizzata in collaborazione con il Grand Theatre di Groningen, sperimentando nuove tecniche di ripresa per coinvolgere lo spettatore in un’esperienza immersiva.

La proiezione inizierà alle 21 di mercoledì 11 al teatro Ferrara Off in viale Alfonso Primo d’Este 13 a Ferrara e vedrà la presenza di Agnese Fiocchi, creative manager della compagnia, e Iacopo Loliva, coreografo dello spettacolo, che introdurranno la visione insieme a Andy Smart, direttore dello spettacolo che si unirà alla visione in collegamento on line. Al termine la compagnia sarà a disposizione per il consueto momento di confronto.

Venerdì 13 alle 21:30 il Festival Bonsai si trasferisce all’ex IPSIA (ex Convento di Santa Caterina Martire) in via Roversella 22 a Ferrara per incontrare un altro Festival, quello di fotografia Riaperture, una delle importanti collaborazioni di Ferrara Off, che inaugura proprio con la performance di teatro e musica “Pietro Vicentini Drum Solo + Horesque Live Visuals”.

Pietro Vicentini, batterista e producer, presenta il suo live drum solo fatto di sonorità elettroniche, beats hip hop e improvvisazioni acustiche. Per questa occasione, la batteria e il campionatore si incrociano con la live visuals performance di Horesque, nome d’arte di Oreste Montinaro. L’output video unisce disegni digitali a mano libera ad una collezione eterogenea di riprese in Creative Commons ricercate su internet. Il risultato è un dialogo libero tra musica e video dall’immaginario fluido, di grande impatto visivo ed emotivo, che si integra con l’esperienza di fruizione delle immagini di Riaperture.

Il cartellone si arricchisce ulteriormente nel fine settimana con due giornate di microteatro presso gli spazi di Ferrara Off. Esibizioni da 15 a 30 minuti di durata, in replica tre volte ciascuno, con inizio in tre fasce orarie: 18:30, 20 e 21:30.

Sabato 14 maggio sarà possibile assistere a tre spettacoli. “Einn, studio sulla solitudine” di e con Daniele Bianco, un “solo” per parlare del tema della solitudine in mezzo a tanti, rompere la barriera tra performer e pubblico, per uscire dalla pigrizia emotiva che esclude il pensiero e le necessità altrui. “Manifesto d’Unione” di Daniele Bianco, con Diletta Antolini, Melissa Borlotti, Noemi Garofalo, Chiara Riva. Una performance ispirata alle danze tribali e ai gruppi di manifestanti silenziosi, con l’obiettivo di generare un’unione corporea ed emotiva dove tutti sono uguali, senza giudizio né discriminazione. “Uccideresti l’uomo grasso? Atto I del Dittico Dostoevskij. Dal Sottosuolo – Underground”, progetto de Il Mulino Di Amleto. Divertente e grottesco gioco interattivo con gli spettatori, guidati da un presentatore – a partire dal primo capitolo di Delitto e Castigo di Dostoevskij – a compiere delle scelte morali.

Il microteatro del Festiva Bonsai torna a Ferrara Off domenica 15 con altri tre appuntamenti.

La compagnia Il Mulino Di Amleto propone “G.I. Atto II del Dittico Dostoevskij. Dal Sottosuolo – Underground”. G.I. ossia Il Grande Inquisitore (da I Fratelli Karamazov), una performance – in forma di DJ set – sul nesso tra dolore, felicità e libertà, al ritmo di musica elettronica e proiezioni video.

“Love/Bash” di e con Iacopo Loliva e Manuel Paolini, una produzione di Ferrara Off che vede un duetto di teatro-danza incentrato su storie di aggressione contro persone LGBTQ+, per esplorare l’interconnessione fra amore e odio e l’incapacità di esprimere le proprie emozioni.

“Una vita sui pedali. La grande scalata di Binda, Bartali e Coppi” di e con Pietro Grava, Federico Nava e Riccardo Trovato. Estratto di uno spettacolo di clownerie in fase di realizzazione che racconta episodi del Tour de France del 1949, che coinvolgono i campioni Coppi e Bartali guidati da Binda, Commissario Tecnico della Nazionale.

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