La caccia al litio - Terra Nuova

2022-08-08 11:11:01 By : Ms. Helen Guan

Un materiale sempre più prezioso e conteso per realizzare le batterie. Dalle auto elettriche alle e-bike, fino ai più comuni telefoni cellulari: ormai sembra che delle cellule al litio non si possa più fare a meno. Il problema delle risorse e la strada, in salita, del riciclo.

Le auto elettriche sembrano scivolare silenziose sulle nostre arterie stradali cittadine. Ma dietro quel sibilo appena percettibile nascono nuove problematiche con cui dovremo fare presto i conti. Il futuro sarà elettrico, sembra ormai chiaro. Gli ingenti incentivi al settore della mobilità sostenibile hanno dato uno scossone al settore automobilistico, scatenando un’agguerrita competizione sul piano tecnologico, prima ancora che sui mercati.

La reale sostenibilità dell’elettrico è ancora tutta da dimostrare, così come gli effetti sull’economia globale sembrano ancora incerti. Per soddisfare i nuovi crescenti fabbisogni energetici, non c’è solo bisogno di allargare la rete di produzione energetica insieme alle infrastrutture per le ricariche, ma è richiesto un forte incremento di materie prime per la produzioni di accumulatori sempre più efficienti e leggeri. Le batterie di moderna costituzione, siano esse impiegate per i nostri smartphone o per auto di grossa cilindrata, sfruttano la stessa tecnologia e le stesse componenti di base. Il litio è il minerale necessario per la produzione di celle di accumulo, un elemento chiave del nuovo mondo, ed è di conseguenza ricercato. Senza questo metallo alcalino, nessun telefono cellulare, nessun tablet, nessuna bici o auto elettrica potrebbe funzionare.

La materia prima proviene prevalentemente da Australia, Cile, Argentina e Bolivia. I metodi di estrazione del litio sono molto diversi e si dividono sostanzialmente in due: l’estrazione dalle acque salmastre dei laghi salati in Sud America e quella che avviene dalla roccia solida in Australia.

Le miniere deturpano il paesaggio, sono estremamente inquinanti e producono una quantità enorme di scorie tossiche. Ma il problema è anche un altro: l’energia necessaria al processo industriale per raffinare, drogare, trasportare e trasformare i metalli ed i minerali necessari alla costruzione delle batterie è molto elevata. La corsa all’oro bianco è in continua evoluzione e va a ridisegnare gli assetti geopolitici del mondo intero.

Se nella produzione delle celle la Cina è leader indiscusso, per quanto riguarda le materie prime, la maggior parte delle riserve mondiali di litio, come detto, si trova in America latina, nel cosiddetto triangolo del litio tra Cile, Argentina e Bolivia. Qui le acque saline ricche di litio vengono pompate in stagni con dinamiche che mettono a rischio i fragili equilibri ecologici e sociali del territorio, che è vittima dello sprofondamento della falda freatica e dei processi di inquinamento di metalli pesanti, che si ripercuote sulle economie e sulla salute delle popolazioni locali. Un fenomeno che riguarda particolarmente il Cile, dove il presidente Sebastian Piñera, accusato di frode fiscale in seguito alla pubblicazione dei Pandora Papers, ha sempre favorito gli interessi delle aziende minerarie e continua ad usare il pugno di ferro per reprimere con la violenza le proteste delle popolazioni indigene. I Mapuche si oppongono all’usurpazione delle terre ancestrali, cedute alle industrie minerarie, che provocano l’inquinamento delle acque, mettono in crisi l’agricoltura e l’uso delle altre risorse naturali.

Da questa prospettiva la strada verso il contenimento delle emissioni, per un mondo più giusto e pulito, sembra ancora in salita.

Secondo lo studio dell’Öko-Institut tedesco, se si vogliono raggiungere gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi, la domanda globale di litio nelle applicazioni di mobilità potrebbe salire a 240 mila tonnellate entro il 2030 e fino a 1,1 milioni di tonnellate entro il 2050. La crescente domanda può essere soddisfatta attraverso un’ulteriore estrazione di materie prime.

E se pensassimo invece al riciclo dei materiali? Questo approccio ridurrebbe al minimo l’impatto sociale e ambientale dell’estrazione mineraria, recupererebbe milioni di tonnellate di batterie dalle discariche e ridurrebbe il consumo di energia e le emissioni create dalla produzione di batterie.

Ma le cose non sono così semplici. L’Ue stabilisce che almeno il 50% del materiale delle batterie agli ioni di litio deve essere riutilizzato. Mentre l’industria del riciclaggio delle batterie per veicoli elettrici sta iniziando a decollare, convincere le case automobilistiche a utilizzare materiali riciclati rimane difficile. Purtroppo non esiste ancora una metodologia standard per la produzione delle batterie agli ioni di litio, cosa che a sua volta complica il riciclaggio delle batterie delle auto. Le batterie, quindi, devono ancora essere montate e smontate a mano.

Gli attuali metodi di riciclaggio si basano anche sulla frantumazione delle batterie in pezzi molto piccoli, noti come massa nera, che vengono poi trasformati in metalli come cobalto e nichel. Per questo, più che di riciclo in senso stretto si deve parlare più correttamente di recupero dei metalli utili.

Il passaggio a una pratica nota come riciclaggio diretto, che conserverebbe componenti come i catodo e anodo, potrebbe ridurre drasticamente gli sprechi energetici e i costi di produzione. Queste tecniche, che comportano il recupero di parti della batteria in modo che possano essere riutilizzate, aiuterebbero l’industria automobilistica ad affrontare le critiche secondo cui, sebbene i veicoli elettrici riducano le emissioni nel corso della loro vita, iniziano con una forte impronta di carbonio dei materiali estratti.

Nel frattempo si rende necessaria un’azione di informazione sul buon utilizzo della tecnologia da parte degli utenti. Anche chi non viaggia ancora con un veicolo elettrico, e ha a cuore l’ambiente, è tenuto a usare correttamente le batterie, evitando gli sprechi e i malfunzionamenti, cominciando dai mezzi elettronici che abbiamo a disposizione nel nostro quotidiano.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Dicembre 2021

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