Condizionatori a bordo: l’ABC della manutenzione

2022-08-13 08:55:11 By : Ms. Joanna Wang

developed and seo specialist Franco Danese

Come ogni anno all’approssimarsi dell’estate e del conseguente aumento delle temperature ci si trova a mettere in moto l’impianto di aria condizionata sulla nostra barca ma, nostro malgrado, può capitare che qualche sorpresa poco gradita ci si presenti dinnanzi.

Può capitare infatti di avere la percezione che l’impianto non renda come l’anno precedente oppure, nei casi più gravi, può capitare che per qualche motivo non si avvii.

Come possiamo dunque manutenere ed eventualmente tentare di risolvere il problema in autonomia, considerando che non siamo dei tecnici specializzati? Quali sono gli interventi ed i controlli da effettuare periodicamente per evitare di ritrovarci sul più bello in spiacevoli situazioni e per mantenere il nostro impianto funzionale ed efficiente nel tempo?

Lo abbiamo chiesto alla Frigomar, azienda italiana leader nel settore del condizionamento per la nautica, che ci ha dato i suoi consigli in merito.

Innanzitutto occorre capire di che tipo di impianto stiamo parlando e della sua storia, ci spiegano. Occorre infatti fare distinzione tra impianti idronici che prevedono una (o più) unità refrigerante centralizzata anche detta chiller, generalmente installata in sala macchine e collegata idraulicamente ad i fan coils, o se ci stiamo riferendo ad una macchina indipendente, come sono le self contained units, i cosiddetti “compatti”.

Gli interventi da effettuare periodicamente e che andremo a trattare in seguito si riassumono nei seguenti punti:

È importante verificare periodicamente lo stato di pulizia e integrità dei filtri posti sull’aspirazione di fan coils e macchine compatte, questi infatti trattengono le macro particelle di polvere e con il tempo possono ostruirsi, facendo diminuire l’efficienza e la funzionalità delle macchine sulle quali sono installati. Una pulizia dei filtri aria è importante anche per eliminare eventuali cattivi odori trattenuti dalla polvere e mantenere in generale un ambiente maggiormente salubre. I filtri Frigomar sono lavabili, basterà quindi spazzolarli delicatamente per rimuovere le impurità più consistenti e conseguentemente pulirli con acqua. Una volta puliti ed asciugati completamente si potranno riposizionare nelle loro sedi.

Al fine di mantenere un impianto di aria condizionata di tipo nautico, dovremmo prestare particolare attenzione agli elementi costitutivi del circuito acqua mare. Regina indiscussa del circuito è la pompa mare, che deve essere avviata periodicamente per evitare che la girante si blocchi per la presenza di cirripedi o altri organismi incrostanti. È imperativo non azionare mai la pompa a secco, ovvero in assenza di acqua, in quanto potrebbe danneggiarsi e diventare inservibile. Attenzione, perché non tutte le pompe sono autoadescanti. Un altro elemento da controllare frequentemente è il filtro acqua mare, che deve essere libero da sporcizia per mantenere un flusso ottimale, così come prese a mare e scarichi. Ultimo, ma non per importanza, è l’anodo sacrificale posto sull’ingresso acqua mare dei chillers Frigomar, occorre verificarne lo stato periodicamente e se consumato va sostituito per proteggere e preservare le leghe metalliche dei quali gli scambiatori acqua mare sono costituiti.

Negli impianti centralizzati è previsto questo tipo di circuito che ha la funzione di portare l’acqua dolce trattata dall’unità chiller ai vari fan coils presenti in ciascun ambiente condizionato. È buona norma prevedere un manometro che indichi la pressione alla quale il circuito è sottoposto, in maniera tale da poter verificare se la pressione interna cali nel tempo, il che si tradurrebbe in una perdita di acqua da ricercare accuratamente per poter poi porre rimedio. Nel caso in cui si percepisse una diminuzione delle prestazioni dell’impianto si consiglia di verificare la pressione riportata dal manometro che si deve attestare a circa 1,5bar per un funzionamento ottimale. Il circuito acqua dolce deve essere spurgato se siamo al primo avviamento dell’impianto o se per qualunque motivo dovesse essere presente dell’aria al suo interno, ad esempio a seguito della sostituzione di un fan coil. A tale scopo Frigomar propone sempre l’adozione di un separatore d’aria, ovvero un vaso di spurgo automatico che raccoglie tutta l’aria eventualmente presente nel circuito e la espelle.

Frigomar collabora con oltre un centinaio di centri assistenza certificati presenti sulle coste di tutto il mondo, dalla Florida a Singapore, da Dubai al Sud Africa, dalla Turchia alla Nuova Zelanda ed ovviamente nel Mar Mediterraneo. Sul sito web aziendale, nella sezione Sales and Service è possibile individuare il service tecnico più vicino per richiedere assistenza a bordo.

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