Il dibattito sulla movida a Santo Spirito, parola ai lettori. "Diamo alternative", "Basta reprimere". Dite la vostra - la Repubblica

2022-09-10 06:35:49 By : Ms. Sophie An

Dateci un'idea e solleveremo Santo Spirito. Chi ne ha, si faccia avanti. Dopo l'appello del sindaco Dario Nardella alla città, agli intellettuali e a chiunque abbia idee sulla piazza al centro delle polemiche per la malamovida, Repubblica Firenze apre uno spazio per raccogliere le idee dei cittadini. Una "chiamata" pubblica a partecipare al dibattito. Raccogliamo spunti, proposte, progetti per la tutela del sagrato e il rilancio della piazza. I vandalismi di venerdì scorso al cordonato hanno riaperto l'antico dibattito sulla fruizione di Santo Spirito, e adesso Palazzo Vecchio chiede una mano. Repubblica interpella i fiorentini: cancellata? Fioriere? Semplicemente servirebbero più controlli o una presenza di eventi culturali fin qui rarefatta?

Scriverci una mail con la vostra idea per Santo Spirito a firenze@repubblica.it. I commenti verranno pubblicati anche sul giornale in edicola. Ecco i vostri interventi

Credo che la fruizione dei luoghi pubblici disponga già di regole di decoro. Applicarle non significa negare la fruizione dei luoghi in sé, ma riproporre le norme, dove queste mancano. Dunque, lasciamo che nelle piazze ci si possa sedere, consumare, suonare, vivere, come era sempre stato. Provvediamo a far rispettare le regole già in vigore. Disponiamo controlli efficaci perché la piazza possa essere  di tutti, nel rispetto di tutti. Chi utilizza i sagrati come fossero bagni pubblici, chi provoca risse, chi getta per strada i rifiuti, sia sanzionato. Che gli altri, come rispettano, siano rispettati. Questo é  rinforzo positivo. Le sanzioni vanno applicate dove si infrangono le leggi. Sanzioni imgiustificate e divieti eccessivi sono solo l'ombra di una grave incapacità di amministrazione del bene pubblico. Occupiamoci di convivenza civile.

A mio parere andrebbe lasciata così, non ha bisogno di nessuna riqualificazione. Anzi è proprio per questo motivo che è stata resa unica nel suo genere.

Facciamo un piccolo Focus analizzando i fatti, a Firenze la vita giovanile si svolge principalmente nelle strade e nelle piazze, andando a creare così una marea di ragazzi che si riversa ogni sera nei principali luoghi di ritrovo; Ciò accade Perché i giovani sono trascurati, Infatti non esistono centri culturali finanziati dalla regione ove i giovani possano apprendere l'arte, il teatro, musica ma anche la convivialità, lo sport, la socialità e chi più ne ha più ne metta.. Quando noi giovani proviamo a creare degli spazi dedicati a questo, riportando in vita dei posti abbandonati, ecco che ci vengono prontamente tolti o messi in cattiva luce, pur essendo gli unici posti dove ancora i giovani possono confrontarsi e non passare solo una semplice serata all'insegna dell'alcool e della confusione come a giro per le piazze. Il vietare l'accesso al sagrato di Santo Spirito ha innescato una reazione più che prevedibile oltre che alle giuste proteste, abbiamo potuto constatare che le situazioni non sono cambiate ma sono solo cambiate le piazze... Dobbiamo decidere cosa fare con le generazioni più giovani perché rappresentano il futuro, lasciarli allo sbando a giro per le strade o direzzionarli verso una più grande presa di coscienza?

La mia idea per Santo Spirito va ben oltre la questione della piazza in sé, la cui controversia risiede in realtà in un panorama più ampio, ovvero la pessima gestione della città fiorentina. Come giovane sono disincentivato a fondare le mie radici lavorative in una città monosettoriale, che investe tutto sul turismo e non ha nessuna intenzione di cambiare rotta. Firenze è da tempo diventata un "turistodromo" (come diceva giustamente il compianto Philippe Daverio) sul modello di Venezia. In piena quarantena (aprile 2020) il sindaco Dario Nardella, in un'intervista pubblicata anche sul suo sito, si rese conto dell'errore di aver puntato da tempo tutte le forze economiche nell'unico settore turistico. Ma evidentemente i nuovi sviluppi della pandemia, l'arrivo dei vaccini, e l'idea di aver scongiurato il pericolo di nuovi lockdown hanno riportato l'ottica dell'amministrazione verso le facili fonti di introito provenienti dal turismo, a discapito di una risoluzione pragmatica dei problemi generali della città, inclusa la situazione di Santo Spirito.

Probabilmente è l'ottica di un facile profitto che impedisce a Santo Spirito di avere un bagno pubblico, che garantirebbe in gran parte un maggiore 'decoro'. 'Decoro' è poi la parola che assieme al suo opposto, 'degrado', forma la dicotomia di cui la politica attuale e i rotocalchi locali che la sostengono si sono riempiti la bocca per screditare chi chiede una gestione cittadina più equa da un lato, e dall'altro per giustificare una privatizzazione sempre più massiccia della città. Si cacciano i giovani a suon di opinione pubblica avversa, così si ha più spazio e meno caciara per brandizzare anche l'ultimo brandello di suolo pubblico.

Una città veramente pubblica sarebbe anche una città più responsabilizzata. Qualcuno fra i vostri lettori segnalava giustamente che all'epoca San Frediano fu riqualificata grazie ad eventi culturali: sarebbe il caso che si tornasse ad organizzarli. Chissà che qualcuno di quei giovani che in piazza beve e chiacchiera, non sarebbe magari coinvolto nell'organizzazione di eventi, lavorandoci, o magari potrebbe suonarvi? O recitarvi? 

Ma ciò non sarà possibile se prima non smantelliamo l'autogrill che si è costruito sulla nostra città. La mia proposta è che l'amministrazione inizi una transizione che guardi all'interesse dei cittadini, e non a quello del turista.

VERGOGNA! Ecco cosa provo, vergogna per aver contribuito ad eleggere questa classe politica incapace di pensare al bene comune. Politici che chiedono soluzioni ai cittadini!!! 

Smettetela di dare responsabilità ad altri, affidate gli incarichi a tecnici competenti e trovatele voi le soluzioni. Una cosa dovete tenere presente, però: siamo tutti cittadini, gli abitanti di Santo Spirito, gli esercenti, e i giovani e meno giovani che vogliono vivere e socializzare all'aperto, di giorno e di notte, tutti devono agire nel rispetto degli altri e le autorità devono far rispettare le regole. Ma l'amministrazione pubblica deve dare la possibilità a tutti i cittadini di usufruire gli spazi comuni con servizi adeguati. Avete ridotto questa città ad un Shopping Village con servizi completi per il consumatore, vogliamo cominciare a pensare di riportare la cultura nella culla del Rinascimento, con idee innovative all'avanguardia, con attività che stimolano e arricchiscono culturalmente, che favoriscono la socializzazione? Se non siete capaci di trovare soluzioni prendetene atto e comportatevi di conseguenza. Se proprio volete "continuare" andate a scuola, ci sono Università eccellenti in Italia! Chiedete ai vostri colleghi di Madrid o Berlino, per esempio, per sapere come hanno fatto. Girate le città d'Italia e del mondo non come delegazioni ma come cittadini curiosi che cercano soluzioni. 

I "giovani" di Piazza Santo Spirito sono cittadini quanto tutti gli altri e la loro istanza e' chiara: uno spazio dove ritrovarsi, godersi un po' il fresco e bere un bicchiere di vino. Se la sera in Santo Spirito ci sono troppe persone che si investa in altri spazi con l'installazione di panchine, tavolini, bagni pubblici gratuiti, chioschi, ecc.. Sono decenni che si parla di riqualificare le cascine che cosa stiamo aspettando ancora? Non serve proporre misure draconiane inattuabili, servono spazi da vivere! 

Ecco di seguito le mie premesse e le uniche soluzioni che vedo possibili.

Obbiettivo: ripulire le piazze da orde di giovani vocianti e ubriachi.

Premessa: Perché i giovani colonizzano alcune piazze tipo Santo Spirito o Santa  Croce? Perché vogliono uno spazio dove stare insieme ascoltare musica ubriacarsi scherzare e magari rimorchiare qualcuno per la notte.

-Selezioniamo delle alternative come spazio, per esempio il giardino dell’istituto d’arte di porta romana?

-mettiamoci qualche struttura che distribuisce alcolici ad un prezzo molto basso, oppure 5 euro d’ingresso con bevuta -sedute di un qualche tipo -Allestiamo nel we qualche Djset

- infiliamoci degli spazi dove chiunque suoni o canti abbia a disposizione 25 minuti di palco a una cifra simbolica, quella di un campo da tennis?

Mettiamo a disposizione uno spazio sui social dove pubblicare foto delle serate o fare delle proposte.

Inventiamo serate a tema, i gavettoni il 15 d’agosto? Tutti vestiti da stelle per San Lorenzo? Serata dedicata alla Di Vina commedia con vino per tutti?

Insomma basterebbe guardare qualche programma trash in TV per prendere spunti.

La spesa forse non arriva alle fioriere di santo spirito..

Inutile pensare di coinvolgerli in qualcosa di costruttivo, va solo trovato il modo per spostarli, purtroppo.

Forse sono troppo vecchia e cinica?

Forse coinvolgendo associazioni Universitarie, associazioni di giovani, ma anche gli stessi che l’altra notte hanno divelto quegli orrendi pali sul sagrato della Chiesa in un grande progetto su il “CENTRO STORICO LA NOTTE” possiamo cercare di combattere il malcostume. COINVOLGIAMOLI, diciamo loro che questo pezzo di centro è anche vostro, vediamo come lo amministrate, cosa fate, come lo fate vivere, facendoli incontrare i residenti, i commercianti e tutti i soggetti interessati, in maniera da aprire un confronto serio fra tutte le parti in causa. Progetto lungo e ambizioso irto di insidie e di difficoltà, ma è vero anche che il centro storico ridotto ad una Disney e sempre più pieno di Palazzi del 400 trasformati in Resort di lusso,  di negozi tutti omologati e infarcito solo di venditori di cibo non l’hanno fatto questi ragazzi, e anche questo è un grande problema.

A Firenze si parla tanto di rinascimento, ma lo sapete dove andava la gente a incontrarsi? Proprio là nelle piazze dove le istituzioni vogliono solo tavolini di locali. Se una persona si vuole incontrare con qualcuno deve per forza consumare?

Io direi che una piazza vissuta dalle persone, magari con un bagno pubblico Gratis (lo sapete che a Pechino in centro ce n'è uno ogni 200mt?) e non a pagamento, così si eviterebbe di vedere pisciate ovunque e con dei cestini più grandi e numerosi (in una giornata normale alle 16.00 sono già pieni).

Perché chiedete una soluzione a cittadini, docenti, artisti, storici dell'arte, ristoratori, esercenti, residenti, turisti, studenti e pensionati? Perché chiedete una soluzione a chiunque meno che agli amministratori di questa città che quando si tratta di fare il loro lavoro sono capaci soltanto di invitare e addirittura sfidare qualcun altro che lo faccia al posto loro?

Cosa c'è da fare? C'è da chiedere a Dario Nardella perché non è stato capace di trovare una soluzione e perché quando dovrebbe trovare una soluzione non sa fare altro che invitare e addirittura sfidare qualcun altro che lo faccia al posto suo, anche se questo è il suo lavoro e non è il lavoro di qualcun altro, e dopo che in più di dieci anni non è stato capace di avanzare neppure una proposta. Chiedeteglielo, e se non è neppure capace di rispondere, richiedeteglielo.

Bisogna evitare che tanta bellezza e storia venga distrutta da vandali  e ubriaconi. La cancellata anche purchè non brutta mi pare l'unica vera soluzione.

Ringraziando per l’opportunità unica di far sentire la voce dei cittadini all’amministrazione comunale, sul tema tengo a ricordare come in anni passati la Piazza di Santo Spirito fosse frequentata da reali situazioni di degrado e malvivenza, ma che venne palesemente soppiantata dalla presenza di eventi organizzati in Piazza dal Comune (i.e. concerti jazz) che attraevano varie fasce della popolazione cittadina debellando le azioni malavitose dalla piazza. Il “frastuono” di tali iniziative denunciata da una parte dei residenti di zona convinse l’allora amministrazione a revocare l’allora gestione degli eventi demandando il tutto ai locali esercenti sulla piazza.

A meno che l’amministrazione comunale, in contrasto con le volontà evidenti del quartiere, non intenda rendere la zona di Santo Spirito l’ennesimo ricettacolo commerciale a uso e consumo del turismo, ma lo voglia mantenere come reale ruolo di esercizio della vitalità Fiorentina, sono necessari investimenti in intrattenimento culturale, musicale, artistico, ludico (si demanda il sindaco ad altre esperienze europee i.e. Bruxelles o Amsterdam) o, banalmente, bagni pubblici attrezzati che farebbero anche comodo e sarebbero d’uopo. Nonostante questa aspirazione purtroppo non credo di essere in una città sviluppata a tal punto da esser comparata alle grandi città del nord Europa, giacchè noi italiani campiamo meglio sulle spalle comode del nostro passato anziché valutare le condizioni innovative che comporterebbe uno sviluppo provocatorio.

La situazione in Santo Spirito manifesta l'incapacità o la mancanza di volontà delle autorità a mantenere un ambiente vivibile per tutti, residenti, esercenti e clienti. Non è accettabile che un manipolo di esagitati rivendichi il diritto di pisciare sulla basilica, non è altrettanto accettabile che il rispetto degli spazi e degli orari sia sottoposto al diritto di divertimento sempre del solito manipolo di arruffapopoli. Chi perde sono i cittadini e la città, i residenti, che dopo anni, non vedono riconoscere il diritto alla vivibilità, e la convivenza civile che di fronte agli estremisti è sempre calpestata. Mandino polizia e carabinieri a isolare il gruppo (fascista?) di agitatori per lasciare la piazza ai cittadini che vogliono godersi l'estate.

Mi domando soltanto come mai la polizia di stato sia sempre pronta a usare i manganelli contro gli operai che scioperano per tutelare dei diritti ottenuti dopo anni di battaglie e non gli venga ORDINATO,  come succede contro gli operai, di usare lo stesso sistema contro questi deficenti maleducati e incivili che occupano in questi modi intollerabili le nostre storiche, uniche piazze. Ma devo dire che questo sindaco di Firenze mi ricorda, in molti modi, un noto personaggio dei dintorni.....un certo....Pinocchio. Solo chiacchiere e soldi da buttare per catene e pilastri di cemento.Ma chiedere solo educazione e rispetto AD OGNI COSTO è troppo di questi tempi ?Saluti a tutti e un abbraccio a gli abitanti di Santo Spirito che devo ancora oggi sopportare tutto ciò.VERGOGNA.

Santo Spirito è una piazza complicata. Non tanto lei, ma il fatto che sia rimasta come ultimo baluardo di luogo "libero" fiorentino. Ostracizzando i cittadini dalle altre parti della città perché colpevoli del reato di non avere abbastanza denaro per godersi le altre parti del centro sono stati "ghettizzati" nell'unico porto franco rimasto, Santo Spirito. Luogo di resistenza in date come il 25 Aprile e tutto il resto dei giorni, sta esplodendo dopo che le ultime reali limitazioni legate alla pandemia sono state rimosse. Le urla di liberazione, figurative o reali, sono d'obbligo ora dopo mesi di libertà notturna privata. Qualora qualche elemento esageri le sanzioni sono già presenti, inutile ricorrere a leggi del taglione o ennesime transenne che vanno a levare ai cittadini ennesimi luoghi di ritrovo: non stato di polizia ma luoghi di convivenza civile, con norme e regole sensate. Per la sporcizia più cestini, per i bisogni fisiologici più bagni pubblici e si vede come il "degrado" si rimuove; per i trasgressori, sanzioni. Vanno date soluzioni reali e non vanno puntate le dita verso il colpevole di turno, poiché il turno viene per tutti ed a nessuno piace essere additato di essere la ragione per la quale le cose non funzionano. Meno multe da 3000 euro per oltraggio sventolate dal sindaco che ha perso contatto con la realtà e più volgari cessi.

Buonasera, la cultura italiana è quella di vivere le piazze e questo non si può modificare impedendo di sostare sugli scalini delle chiese, anche perchè non risolverebbe il vero problema. Il problema principale è garantire la tranquillità a chi abita in centro permettendoci almeno di dormire. Contrariamente il centro si spopolerà anche degli ultimi residenti e sarà lasciato definitivamente a turisti, locali e movida.

Credo che l'unico modo per risolvere la questione sia chiudere le piazze come Santo Spirito ed i luoghi di aggregazione ai non residenti dopo un'ora stabilita, che potrebbe essere le 00:30. Anche con la chiusura dei locali dopo mezzanotte non risolverebbe completamente il problema perchè la gente continuerebbe a rimanere per le strade fino a mattina spesso schiamazzando e urlando. In centro, con le strade strette basta un tono leggermente più alto di voce alto per svegliare tutti purtroppo. Saluti

Penso che il problema non sia solamente di Santo Spirito, ma di tutto il centro storico di Firenze che nel corso degli anni è andato sempre più degradandosi. I bei negozi del centro, le botteghe artigiane, le trattorie tipiche, i negozi di gastronomia, le belle librerie, i cinema, le gallerie d’arte ecc.,

Sono state praticamente estromesse dal centro ed hanno lasciato il posto alle grandi catene commerciali, ai venditori di macchinette per il caffè, alle banche, alle bottegucce che vendono merci di infima qualità e via discorrendo…Il caro affitti dei locali del centro strozzava i commercianti che non riuscivano più a sostenere le spese ( e qui l’amministrazione locale avrebbe dovuto in qualche misura intervenire). Inoltre, mentre un tempo era necessario mantenere una minima distanza fra esercizi commerciali della stessa categoria, ora questo limite è caduto e pertanto, gelaterie, bar, rivendite di bevande, di patatine fritte, fast food, rivendite di salumi e formaggi, sono arrivati fin sotto i gradini del Duomo e praticamente Firenze è diventata un “mangificio” spesso di pessima qualità! Forse bisogna domandarsi di chi è la responsabilità!

Tornando a Santo Spirito ed altri luoghi che hanno simili problemi, proporrei di fare una considerazione sul numero di bar, birrerie, pizzerie, ristorantini concentrati sulla piccola piazza! Come si può pensare che non ci sia un convergere di presenze tutte nello stesso luogo? Inoltre il termine” movida” mutuato dallo spagnolo, forse aveva anche il significato di rinascita culturale e libertaria dopo gli anni bui del franchismo, connotazione un po’ più ampia del semplice ritrovarsi insieme per divertirsi e consumare cibo, bevande ed altro…..

Ci sono forse luoghi di aggregazione come teatri, cinema, librerie, spazi per ascoltare buona musica di vario genere, partecipare a dibattiti, mostre, ecc. affinché i giovani possano, pur divertendosi, acquisire una maggiore sensibilità culturale che li induca oltre ad una crescita personale, anche al rispetto delle bellezze della città in cui  vivono? Senza poi parlare della carenza di bagni pubblici o di panchine che affligge la città ( basti vedere lo spettacolo indecente che offre la stazione di Santa Maria Novella dove molti viaggiatori sono costretti a sedersi sul pavimento perché i posti nelle sale d’attesa sono insufficienti o i turisti che bivaccavano sui gradini del Duomo che sono stati dissuasi usando la sistola!).

Per risolvere la questione sarebbe miope  limitarsi a discutere se mettere le cancellate alla chiesa o mandare più polizia a controllare , usare gli idranti o chiudere la piazza…..occorre a mio avviso un’analisi più approfondita del fenomeno in modo che l’amministrazione locale possa ripensare e più razionalmente  concedere le licenze commerciali al fine di evitare che certi luoghi diventino invivibili per i residenti e che sfocino in problematiche di ordine pubblico e di tutela del patrimonio artistico della città.

Premetto di essere un ragazzo di 20 anni che più e più volte ha fatto serata sul segrato di Santo Spirito, rispettando tuttavia il luogo non sporcandolo o altro.Il problema è che dopo quasi 9 mesi di coprifuoco e un’anno turbolento come questo anche noi giovani abbiamo bisogno di divertici, di conoscere nuove persone e di svagarci, non sto dicendo che tutta quella massa di gente vada bene ma allo stesso tempo la città non propone niente di niente.

Credete veramente che uscire sul sagrato di una chiesa sia il massimo del divertimento? Come dice già qualcuno andrebberó inanzitutto riaperte tutte le piazze in modo da disperdere le persone, riqualificarne alcune che sono letterlamente vuote, come piazza del carmine sempre in virtù della stessa idea, aprire bagni pubblici, aumentare i cestini (magari con la differenziata), aiutare l’apertura di locali, discoteche e club fuori dal centro e proporre eventi su eventi in tutta Firenze, che non siano l’ennesimo cinema all’aperto o la lettura di un passo di Dante, che va bene per una sera.

Inoltre vorrei dire a chi propone cancelli, idranti e lavori socialmente utili che questo è un paese democratico e libero, forse se lo sono dimenticato.

Sono residente in Piazza Pitti da più di quarant’anni; ho frequentato le scuole dell’obbligo nel quartiere di oltrarno. Tutti i giorni attraversavo santo spirito per recarmi alla scuola elementare e non era certo una piazza che poteva suggerire una bellezza che poteva essere accogliente anche ai bambini , era una piazza con soltanto due bar ed era rinominata per essere un centro nevralgico di spaccio. La sera dei mitici anni ottanta Firenze era un grande opportunità di idee, c’era la sperimentazione musicale, quella teatrale con il Niccolini, i locali in certi spazi angusti ma pieni di vita, la sperimentazione di Cauteruccio, i passaggi di Pier Vittorio Tondelli che descriverà in anticipo la letteratura di De Lillo , Santo Spirito e Piazza Signoria erano un luogo di ritrovo bohemien. Negli anni con il mutamento della società c’è un modo diverso di vivere la notte dopo uno spettacolo, un concerto o anche dopo una cena , quella di consumare il bere. Occorre per chi infrange le regole del vivere male in questo caso la notte con interventi delle forze dell’ordine che devono essere presidiate negli orari più critici della notte. Occorre intervenire sulla cultura , più cultura teatrale , più cultura cinematografica , più cultura musicale, un opportunità e un interscambio di idee , una creatività che devono essere riaffermate, ripristinate dopo un anno di silenzio e solitudine complice anche in questo caso i lockdown. Riprendiamoci la vita è la cultura , il sapere e la storia della grandezza degli uomini. Abbiamo molte possibilità e ci credo !

Una soluzione semplice .. rinfrescante e che fa pulizia :  un passaggio sulle scale e sul sagrato con un bell'idrante con acqua fresca ogni ora dalle 22 alle 03.00

L'amministrazione fiorentina è decisa a gentrificare pietra per pietra l'intero centro storico. Un obiettivo evidente, con buona pace del perenne accampare insicurezza e degrado per insistere con una manicomiale regolamentazione di ogni aspetto della vita associata. Una linea politica che nessuno mette neanche più in discussione, ma che a livello mediatico stride in modo curioso con le lodi sperticate profuse a favore di chi abbatte muri e taglia catene... purché muri e catene si trovino a Minsk o a Tehran. Condivido pienamente l'operato dei signori nessuno e degli attivisti politici che hanno gioiosamente fatto scempio di cordami, paletti e altri inopportuni e costosi arredi urbani, ed auspico che le loro proposte per la sistemazione della piazza trovino piena accettazione. Nessuna recinzione, e uno sviluppo che non metta a reddito lo spazio disponibile. Cominciando con l'apertura di bagni pubblici degni di questo nome.

Jacopo Carli (co-fondatore di Eutropia Architettura)

Sembrano le prove di uno spettacolo che non comincia mai, di una pièce fatta da soli spettatori che si guardano a vicenda. Spettatori seduti sul palco che guardano altri spettatori in platea, semplicemente seduti in modo più composto; consumatori indefessi entrambi. Nessuna trama, nessun protagonista o attore, solo spettatori liberi di occupare il palco in attesa che un qualche spettacolo cominci; ma a Santo Spirito, come del resto in tutto il centro storico di Firenze, lo spettacolo comincia raramente e lo spazio viene occupato come si può, consumando e dando le spalle ad una bellezza assoluta, talvolta oltraggiata. Colmare il vuoto è forse la chiave per risolvere il problema, che gli attori si manifestino e che gli spettatori tornino ad essere tali. Non barriere, ma un festival ad occupare con attività culturali, religiose, artistiche, sportive il sagrato di Santo Spirito tutti i santi giorni. Perché se è vero che la vita è teatro, l'architettura è la sua scenografia e Santo Spirito dovrebbe essere uno dei palchi più belli al Mondo".

Il problema non è solo la movida, il problema sono le forze dell'ordine vigili urbani in primis che non sapendo cosa fare puniscono i locali per ciò che avviene fuori. Basta far rispettare le leggi che esistono già: multe, lavori socialmente utili e processo per i più esagitati. Devo ancora vedere posti di blocco sul lungarno con alcool test ecc. Come mi disse un funzionario dei vigili urbani, certe direttive dovrebbero provenire dall'alto.

Prima di tutto usare un linguaggio più adeguato sarebbe il minimo: "movida", "malamovida", ma di cosa state parlando? Sono persone, cittadini che pagano le tasse come tutti gli altri. Santo Spirito è una piazza vissuta da delle persone. La stragrande maggioranza di queste persone sono rispettose e civili, e tutte, anche quelle che non lo sono, hanno delle necessità umane basilari. I problemi che queste persone causano ai residenti sono causate da mancanze del Comune nell'offrire loro dei servizi basilari: bagni pubblici gratuiti in un numero sufficiente alle persone che vivono la piazza la notte, e sufficienti cestini per depositare la spazzatura senza doverla lasciare per terra. Il non offrire questi servizi e anche solo pensare alla chiusura di una piazza va contro lo scopo per cui un'amministrazione comunale esiste, ed è una linea di azione che causa vergogna ai fiorentini.

E' particolare che attività private più o meno pagando il suolo pubblico possano gestire buona parte della piazza pubblica e i cittadini non utenti dei bar e della ristorazione siano di fatto espulsi. Il sagrato è un simbolo. Lo é diventato perché non è sembrato bello metterci le sedie e i tavolini dei bar e quindi, rimasto zona franca, è stato transennato. La città per quanto liberista non può essere impacchettata e venduta nemmeno da un sindaco di simpatie renziane. I cittadini sono tutti diversi ma con uguali diritti sulla carta, a prescindere dal colore dei soldi. La questione dei bagni pubblici è emblematica. E il suo diritto eè eticamente priotitario rispetto a quello di un cliente che ha decido di farsi spennare in un esercizio commerciale.

Si leggono vostri contributi sulla situazione di tensione in S. Spirito per la ‘cordonata’, che secondo Laura Montanari e Sergio Risaliti risulterebbe inefficace anche se entrambi rifuggono azioni più incisive. Sono personalmente disorientato nel leggere che la cordonata è poco ma una cancellata è troppo, e che forse la soluzione dovrebbe essere cercata nel dialogo. Credo oltretutto che il problema sia un altro, ovvero che il sagrato della chiesa di S. Spirito ormai è come un edificio occupato, simbolo di una lotta per la libertà incline al degrado sociale. Ormai il ‘recupero' del sagrato è difficile, ed il dialogo non può nascere per forza se manca la disposizione d’animo. La salvaguardia del patrimonio culturale ed il rispetto del luogo di culto intanto non possono essere affidate a delle prove di dialogo o di muscoli, sono tantissimi i luoghi nei quali sono state erette barriere volte solo a proteggere il bene, un esempio di fama mondiale è Notre Dame a Parigi. Si protegga il sagrato con delle vere barriere, lasciando comunque all’esterno uno spazio di incontro e di espressione, e soprattutto si presidi l’area fino a che non si sviluppi il desiderato dialogo.

Dopo le 21:00 ingresso alla piazza solo a chi ha una prenotazione in un ristorante o bar.

Mi scuso per la lunghezza di questa mia, spero che chi legge abbia la pazienza di arrivare in fondo. L'argomento mi appassiona in quanto abitante per scelta dell'Oltrarno e confrontata con tutte le contraddizioni di questo meraviglioso quartiere! Il problema non è solo di Santo Spirito, ma parte di un problema più ampio che riguarda soprattutto i giovani. Io, non più giovane, ritengo che i giovani debbano avere spazi adeguati per il loro tempo libero. L'idea di discoteche e luoghi dove poter ascoltare musica e aggregarsi anche rumorosamente, fuori dal centro, p.e. in capannoni vuoti in zone industriali o commerciali dove non arrecano disturbo ai cittadini che la notte devono poter dormire per andare a lavorare il giorno dopo, potrebbe aiutare. L'uso ben organizzato di zone delle Cascine (ottima l'iniziativa per l'anfiteatro), predisponendo anche aree con tavoli e panche per il picnic (con piccoli punti ristoro ufficiali), sarebbe auspicabile. Ci vorrebbero navette gratuite da punti d'arrivo dei mezzi pubblici, penserei dalla stazione di SMN, verso questi luoghi di divertimento. Spesso si lamenta il fatto che il centro si stia "desertificando". Purtroppo non possono convivere tutte le esigenze di orari degli abitanti e di masse di nottambuli. Le piazze devono essere fruibili da tutti e vive ma fino a un orario ragionevole: i tavolini visti in questo periodo sono un aiuto, il suolo pubblico dovrebbe anche in futuro essere messo a disposizione più generosamente. Importanti sarebbero anche eventi culturali (teatro, letture), piccoli gruppi musicali (musica da camera, musica jazz) che possano accompagnare anche chi mangia all'aperto. La combinazione di eventi più tranquilli in centro fino a un'ora certa, p.e 23 o 240 e la possibilità di spostarsi facilmente in luoghi ad hoc per chi vuole allungare la serata, permetterebbe a chi deve vegliare sul rispetto delle regole, di dare un'alternativa prima di utilizzare la repressione. Sono però convinta che le regole vadano fatte sempre rispettare. I cittadini hanno spesso l'impressione di "lassismo" da parte di chi dovrebbe tutelarli. Sono presenti ma non intervengono: non multano macchine parcheggiate in divieto h 24 neanche se segnalate da un passante; non pretendono l'uso delle mascherine neanche da chi passa loro davanti senza; non si occupano degli schiamazzi insopportabili nelle vie adiacenti piazza S. Spirito fino a oltre il coprifuoco o ieri fino alle 3 del mattino ecc. Una presenza del Comune, che è la nostra casa comune, attraverso la polizia municipale, e dello Stato con le forze dell'ordine, a contatto con la gente sarebbe auspicabile. Il vigile di quartiere che a piedi gira la sua zona, visibile e disponibile ad ascoltare e aiutare, con minor frequenza ma anche di notte magari a coppie, aumenterebbe la fiducia e il rispetto verso le autorità. Questi accorgimenti dovrebbero valere per tutta la città, altrimenti i problemi si spostano solo da un posto all'altro. Non ci si può più sedere e bere e fare uso di sostanze sulle gradinate di S. Spirito? Il tutto si è semplicemente spostato sulle gradinate della chiesa del Carmine! Spendo qualche parola sulle infrastrutture: l'Oltrarno è una parte della città dimenticata. Non è previsto il passaggio di una linea della tramvia, p.e. sulla direttrice ponte alla Vittoria, porta Romana, Galluzzo (urgerebbe grande parcheggio scambiatore per chi proviene per lavoro dal Chianti o da Siena per alleggerire il traffico in città); all'inizio della pandemia sono stati sospesi i piccoli autobus C3 e C1 che collegavano velocemente l'Oltrarno rispettivamente con piazza Beccaria e piazza Libertà (futura linea tramvia per Bagno a Ripoli). Quando saranno ripristinati? Per delimitare le aree nelle quali un certo rispetto dovrebbe essere da tutti capito, come le scalinate di S. Spirito e del Carmine (e non sono cattolica), suggerirei di fare un concorso fra gli studenti dei licei artistici e delle Belle Arti. Coinvolgere i giovani sensibili alla bellezza nella gestione della propria città può essere un primo passo per renderli consapevoli e partecipi di un tesoro che va rispettato e amato. Grazie dell'attenzione!

Penso che una bella cancellata sia la soluzione migliore,oppure usare gli idranti per disperdere gli assembramenti. Controllare anche le piazze in periferia, ad esempio Piazza Giorgini.

Gino Franchi, residente in Oltrarno

Una soluzione plausibile per la situazione fuori controllo di Santo Spirito (ma anche di altre aree calde della città) sarebbe quella di fare rispettare alcune semplici regole di chiusura. Come? Fino alle 00.30/01.00 i locali e la piazza è giusto che siano aperti a tutti e che vivano ed ospitino gli avventori. Alle 01.00 i locali devono chiudere categoricamente, pena la sospensione dell'attività per una settimana dei locali. (Vigili a controllare) Nel frattempo degli steward - meglio le forze dell'ordine - in maniera categorica invitano gli avventori ad allontanarsi dalla piazza, specialmente se sei alticcio d'alcool o altro. Alle 01.30 la piazza deve essere libera ma comunque aperta e attraversabile da chi volesse passare o passeggiare per la città. Se alle 02.00 ci sono ancora persone intente a ballare, urlare e sparare musica intervengono degli agenti che portano in questura chi oppone resistenza che verrà denunciato per schiamazzi. Dove potrebbero andare gli avventori? Alle Cascine o in qualunque altro posto in cui non disturbino il sonno dei residenti. Per quanto riguarda i servizi igienici basta che il bagno pubblico sia reso gratuito (a spese della collettività o dei locali stessi che non ne permettono sempre l'uso) e/o che nei momenti di più alta concentrazione siano predisposti dei bagni chimici (per la sola durata della serata - in posizione alle 19.30 e rimossi alle 02.00 contestualmente alla pulizia con idropulitrici e personale ALIA scortato come fanno in tuttta europa dalla spagna alla norvegia). O meglio ancora che alcuni dei locali pubblici inutilizzati (come l'ex presidio militare) sia convertito a bagno pubblico. Ovviamente tutto questo sarebbe osteggiato dalla lobby dei gestori dei locali che ingordi e avidi vedrebbero ridursi parte del loro già alto profitto. Ma a trarne vantaggio sarebbero la città nel suo insieme che non sarebbe piuù violentata e sfregiata ogni notte ed i suoi cittadini che sarebbero incentivati ad un uso più sano e civile dello spazio pubblico.

Arresto sino a lunedì mattina. Tanto sono in flagranza di reato. I genitori seguano i propri figli e poi assistano alle loro bravate sul sagrato di santo spirito. Quindi vorrei sentire il loro parere in proposito sperando non diano la colpa ai frati per la posizione della chiesa. Idrantate ogni 15 minti ad altezza d'uomo (e di donna).

Sono 50 anni che la Piazza è teatro di scempi e malcuranza,negli anni 70 luogo di spaccio ed altro,per cui esperienza ne abbiamo, soluzioni tante e nessuna,forse presenza fissa su 24 ore di forze di Polizia..

Penso che molto dipenda dall'assenza di senso civico e di impegni (studio o lavoro) per i giovani responsabili di queste situazioni. Senza voler analizzare le cause in questa sede, io sarei dell'idea di identificarli e obbligarli a presentarsi per periodi variabili, non inferiori a trenta giorni, dalle 8,00 alle 17,00 con pausa pranzo prevista, per effettuare lavori socialmente utili, sotto una rigida e severa sorveglianza. Credo che se si vuole, gli strumenti legislativi possano essere trovati.

Sono almeno 30 anni che esiste questo problema dovrebbero responsabilizzare i locali con accesso a numero chiuso e no alcol dopo le 22,00

Certi comportamenti vanno puniti duramente, non si tratta di divieto alla libertà, si tratta di rispetto per luoghi e oggetti che appartengono alla comunità, e chiunque gli oltraggi o gli distrugga deve essere punito in maniera esemplare. La movida buona non commette certi atti, quindi il rimedio non sono barricate di vario genere, ma agire in maniera deterrente, non una o due pattuglie di polizia o carabinieri, ma di più e fermi immediati con sanzioni salatissime per chiunque non rispetti le regole, in ogni piazza luogo o via, senza scuse, il patrimonio storico e culturale della nostra città non può essere messo alla mercé di gente incivile ed irrispettosa, lo chiedono i cittadini onesti e stanchi di questa situazione.

La disputa di Santo Spirito: