Tecnologia italiana

2022-05-25 09:21:03 By : Ms. Alice Chen

Secondo lo storico dell’innovazione Massimo Temporelli (a proposito, oggi è il suo compleanno: auguri!), se ci fosse una classifica delle invenzioni che più hanno cambiato la società, non dovremmo stupirci di trovarvi al primo posto la lavatrice. Scrive Temporelli in un libro dedicato al tema: “Quella che oggi ci sembra un semplice elettrodomestico, che teniamo in bagno o nel lavatoio e la cui tecnologia diamo per scontata, è stata l’indiscussa protagonista di una delle rivoluzioni sociali più importanti della storia, l’emancipazione femminile”.

Il fatto è che l’invenzione stessa della lavatrice è un bel rompicapo. Il 28 marzo, per esempio, nel 1797, tra la fine della rivoluzione francese e l'inizio dell’era napoleonica, e molto prima che la corrente elettrica avesse delle applicazioni pratiche, venne riconosciuto il primo brevetto per una “washing machine”. Una macchina per lavare i panni. Cito sempre Temporelli: “Lavare i panni è sempre stato un’attività faticosa e che assorbiva molto tempo. Nelle famiglie più povere questo compito veniva assolto dalle donne di casa, mentre in quelle più ricche era delegato a vere e proprie professioniste, le lavandaie... Intorno alla fine del Settecento e ai primi decenni dell’Ottocento, in corrispondenza all’esplosione della Prima Rivoluzione Industriale, si assistette agli iniziali tentativi di automazione di questa attività, all’applicazione del vapore e, parallelamente, a un primo rudimentale sviluppo della chimica dei detersivi”.

Il fatto è che del brevetto del 28 marzo 1797 si sa pochissimo. Si sa che venne accordato a Nathaniel Briggs, che stava in New Hampshire e che nella sua vita potrà vantare diverse invenzioni brevettate. E però di quei brevetti non sappiamo nulla, perché andarono perduti in seguito a un incendio del dicembre 1836. Di tutte le invenzioni che precedono quella data restano solo i titoli.

Insomma, per capire come è davvero stata inventata la lavatrice non resta che consultare il solito Temporelli: “Secondo alcune fonti, i primi tentativi di costruire una macchina compatta in grado di lavare i panni risalirebbero addirittura alla fine del Seicento. Sarebbe stato il nobile inglese John Hoskins a ideare nel 1670 il primo sistema compatto all-in-one per fare il bucato, un marchingegno composto da un cestello di corda intrecciata che veniva messo in rotazione manualmente, passando sotto un getto d’acqua. Secondo altri storici, invece, l’origine dell’idea della lavatrice si può rintracciare in un brevetto inglese del 1691 in cui si parlava, molto genericamente e senza un’accurata descrizione tecnica, di una macchina capace di svolgere una lunga lista di compiti, tra cui il lavaggio dei panni. Tuttavia queste lavatrici, come altre proposte in quegli anni, per quanto lungimiranti, non ebbero nessuna ricaduta industriale o sociale e restarono fatti privati e isolati. Molto più importanti e strutturate furono le iniziative nate a metà del Settecento, in particolare quella dell’inglese James Moulton con la sua Washing Engine, che venne enfaticamente pubblicizzata il 16 ottobre 1752 sul quotidiano The Salisbury Journal con queste parole: Una macchina utile, in varie dimensioni, realizzata nel modo più raffinato, sia per la facilità d’uso sia per la sicurezza della vostra biancheria più fine. Giudicata di gran lunga superiore a qualsiasi precedente invenzione, essendo in grado di lavare più biancheria in 20 minuti di quanto si possa fare manualmente in due ore. Lo stesso anno un altro quotidiano inglese, The Gentleman’s Magazine, riportò ampie informazioni e addirittura uno schema tecnico di una lavatrice compatta (la Yorkshire Maiden) molto simile a quella proposta da Moulton. Numerosi storici si riferiscono al londinese Edward Beetham come primo, vero inventore della lavatrice. Nel 1787 il suo Washing Mill, che potremmo tradurre con l’affascinante nome di Mulino per il Lavaggio, venne presentato dettagliatamente sul quotidiano Derby Mercury...". 

Va infine osservata un’ultima cosa: “La differenza tra queste ultime e le macchine costruite in tutto il mondo durante la Prima Rivoluzione Industriale sta nelle dimensioni. Infatti le attuali lavatrici sono progettate per essere compatte e occupare uno spazio limitato, mentre le prime macchine erano lunghe diversi metri e ingombravano intere stanze... Inoltre le nostre lavatrici utilizzano l’energia elettrica, mentre le prime macchine per il lavaggio automatico, pur attraverso ingranaggi, leve e altri meccanismi, basavano il loro funzionamento ancora sulla forza muscolare umana”.