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2022-06-25 05:57:43 By : Ms. Mia Yuen

Si chiama Proteus, il suo ruolo è quello di spostare i carrelli pieni di pacchi senza uccidere gli esseri umani in magazzino. È il primo robot davvero autonomo di Amazon che minaccia (sul serio) il lavoro dei dipendenti in carne e ossa

Oggi, in occasione del 10° anniversario dell'acquisizione della società di robotica Kiva, il colosso dell'e-commerce ha presentato la sua nuova generazione di robot destinati a snellire il funzionamento dei suoi magazzini. Inevitabilmente, Proteus è destinato a togliere le deboli braccia umane dagli enormi centri di smistamento di Amazon per vari motivi. Il primo: il robot non si ammala, poi non si lamenta e, soprattutto, non si organizza in attività sindacali che possono mettere in difficoltà i datori di lavoro.

Preso più seriamente, Proteus è un vero concentrato di tecnologia perché, oltre a poter spostare i carrelli, può anche prendere e posizionare altrove singoli pacchi da una pila ed evitare gli uomini che stanno operando attorno a lui, per far si che non entrino in contatto e si creino pericolosi rischi di incolumità, a danno delle persone ovviamente.

"Storicamente, è sempre stato complicato incorporare i robot nello stesso spazio fisico degli esseri umani" ha spiegato Amazon. "Crediamo che Proteus possa cambiare questo paradigma rimanendo intelligente, sicuro e collaborativo".

Come spesso accade con la nuova tecnologia robotica, ci sono potenziali problemi di etica. Nonostante i recenti rapporti secondo cui Amazon potrebbe presto andare in deficit di forza lavoro, l'azienda afferma che non sta cercando di costruire robot invece di assumere persone. Un manager della divisione ha riferito esplicitamente a Forbes che "sostituire le persone con le macchine è solo un errore" che potrebbe portare un'azienda a chiudere del tutto le sue attività.

Tuttavia, i robot potrebbero svolgere un ruolo centrale nell'abbracciare ritmi di lavoro impossibili per gli umani, o almeno difficili da sopportare in sicurezza. La pandemia ci ha insegnato che quando si va in lockdown, gli acquisti sul web impazziscono e quindi Amazon alza l'asticella. A quel punto però, la macchina organizzativa del colosso di Seattle va a mille, con notevoli criticità per gli operatori dentro e fuori il magazzino.

Amazon ha anche annunciato Cardinal, un braccio robotico in grado di sollevare e spostare pacchi fino a 23 kg, che l'azienda spera di rendere disponibile ai suoi magazzini il prossimo anno. I sistemi di visione artificiale consentono al robot di prelevare e sollevare i singoli pacchi, anche se impilati. Il gruppo ha mostrato anche una tecnologia che permetterebbe ai dipendenti di posizionarsi davanti a un sistema di telecamere per riconoscere i pacchi senza scansionare l'etichetta su ogni prodotto. Non ci sono molti dettagli su come funziona ma l'effetto è simile a quello adoperato dai negozi Amazon Go, lo store senza casse.

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